Gerard Yepes è diventato un titolare della Sampdoria di Andrea Pirlo, che nelle ultime quattro partite lo ha sempre schierato dal primo minuto
Dopo l’apprendistato dell’anno scorso, Gerard Yepes si sta prendendo uno spazio da protagonista alla Sampdoria. Il centrocampista spagnolo è diventato un titolare della formazione di Andrea Pirlo, che sta dimostrando di nutrire grande fiducia nelle capacità del classe 2002.
In 12 partite di campionato Yepes è partito da titolare otto volte, di cui quattro nelle ultime partite con Ascoli, Cosenza, Sudtirol e Palermo. Prendendo, di fatto, in modo definitivo il posto di Matteo Ricci. A sampdorianews.net ha raccontato le sue sensazioni sul minutaggio molto ampio che sta avendo con il nuovo tecnico.
Sampdoria, Gerard Yepes: merito anche del mental coach
Sampdoria, Gerard Yepes: un onore la fiducia di Pirlo
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Per Yepes è un onore avere la fiducia di Pirlo. Lo spagnolo ha molto da imparare e si applica giornalmente per migliorare, anche perché la Serie B ha ritmi diversi dalla Serie A:
Per me è un onore che il mister mi dia tutta questa fiducia, in un ruolo così importante, quello che era anche il suo ruolo…In allenamento, quando facciamo le correzioni tattiche, o quando guardiamo i video, io apro bene le orecchie perché c’è solo da imparare. Il campionato è molto, molto diverso: in Serie A c’è tanta qualità, mentre in Serie B è tutto molto livellato, si vincono e si perdono le partite per piccoli dettagli, per una giocata fortunata o sfortunata, per un palo dentro o fuori. Sono questi dettagli che fanno la differenza.
La prima parte di stagione è stata molto deludente, con la Sampdoria che ha ottenuto appena dieci punti in 12 partite. La vittoria con il Palermo, però, può e dovrà dare una scossa all’intera squadra che già contro il Cosenza e contro il Sudtirol aveva dato segnali importanti. Merito anche del lavoro fatto con il mental coach Roberto Re:
Secondo me è stata anche una questione mentale: ad un certo momento abbiamo fatto punto e a capo, abbiamo riazzerato tutto, e abbiamo fatto ancora più squadra. Questo è un gruppo molto sano, eravamo già molto uniti, come ho detto, ma abbiamo ricominciato da zero con una nuova mentalità, una mentalità positiva. La società ci ha messo a disposizione un mental coach che ci sta aiutando, per quelli che hanno voglia di ascoltarlo serve tanto. Sotto questo aspetto siamo migliorati molto, può essere un punto di partenza il fatto di avere cambiato radicalmente mentalità. Si è visto anche nella partita contro il Palermo il cambiamento che ha fatto la squadra.