Nei tre anni di Marco Giampaolo la Sampdoria ha guadagnato molto dalle cessioni dei giovani valorizzati: l’anno prossimo, però, può esserci un rischio
La voce di un ritorno di Marco Giampaolo sulla panchina della Sampdoria sorprende. Il tecnico di Giulianova ha lasciato Genova appena due anni fa, ma, dopo due esperienze negative con Milan e Torino, Massimo Ferrero starebbe pensando nuovamente a lui per il ciclo del post Claudio Ranieri.
A Genova Giampaolo ha lasciato un bel ricordo, soprattutto nelle casse blucerchiate. Nei suoi tre anni di gestione, infatti, sono stati diversi i giocatori valorizzati e venduti a peso d’oro in Italia e all’estero. I primi che balzano all’occhio sono Patrick Schick e Milan Skriniar. Il ceco è stato rivenduto dopo un solo anno a 42 milioni, lo slovacco a circa 20 milioni più sette di bonus.
Andersen e Praet gli ultimi valorizzati da Giampaolo alla Sampdoria
Sampdoria, il Giampaolo bis è un rischio. I dati
LEGGI ANCHE Dopo la Sampdoria solo esoneri per Marco Giampaolo. I numeri
In quell’estate del 2017 partì anche Luis Muriel per 24,5 milioni al Siviglia. L’anno dopo i grandi colpi in uscita furono quelli di Lucas Torreira e Duvan Zapata. Il primo lasciò Genova per 30 milioni dopo una stagione super, il secondo partì verso Bergamo in prestito biennale per un totale di 24 milioni di euro incassati dalla Sampdoria. Una cifra importante, ma dilazionata in due anni e che, considerando che Duvan arrivò per 20 milioni, non generò una grande plusvalenza.
Nel 2019, dopo l’ultimo anno di Giampaolo, le importanti furono quelle di Joachim Andersen e Dennis Praet. Il primo, arrivato per circa due milioni dal Twente nel 2017, andò al Lione per 25 milioni, mentre Praet, acquistato per dieci milioni nel 2016, fu rivenduto a venti al Leicester.
Negli anni, quindi, la gestione Giampaolo ha portato alla Sampdoria un discreto profitto. Il rischio, però, è che senza giovani da valorizzare in rosa – escluso Damsgaard, già messosi in mostra – la gestione del tecnico di Giulianova potrebbe rivelarsi deludente. La gestione di giocatori affermati come Candreva e Adrien Silva potrebbe essere molto difficile.