Alla vigilia di Sampdoria-Genoa, mister Giampaolo fa chiarezza sull’episodio Quagliarella-Yoshida: tutto rientrato. Le parole
Quando ci si gioca partite importanti è normale l’adrenalina e questa fa sfogata, soprattutto se le cose non vanno proprio come si sperava. Ma si tratta di cose che succedono all’interno di uno spogliatoio, basta che poi tutto si spenga una volta fatti i dovuti chiarimenti. Ed è proprio questo che è successo tra Fabio Quagliarella e Maya Yoshida al termine di Hellas Verona-Sampdoria.
I due sono venuti alle mani appena dopo il triplice fischio, con il giapponese che addirittura è rientrato dentro gli spogliatoi gesticolando con rabbia. La tensione della partita e le difficoltà, unite al risultato beffardo, hanno spinto i due calciatori della Sampdoria, pur molto esperti, a dirsi le cose in faccia. Ma ora è tutto rientrato.
Lo aveva già fatto capire il capitano blucerchiato con un post il giorno dopo la partita di Verona. E adesso lo ha confermato Marco Giampaolo, il tecnico della Sampdoria, che alla vigilia di un’altra partita fondamentale come il derby ha messo una pietra sopra alla questione.
Sampdoria, Giampaolo: “Quagliarella-Yoshida? La squadra ha sangue che scorre nelle vene”
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Nella conferenza stampa precedente Sampdoria-Genoa, infatti, Giampaolo ha parlato anche dell’episodio tra Quagliarella e Yoshida, spiegando che ora tutto è risolto:
Le discussioni post partita fanno parte di ogni squadra che ha de sangue che scorre nelle vene. Il finale di Verona ci ha fatto incazzare e innervosire ed è giusto ma poi si parla e le cose rientrano.
L’importante è che ora si torni a remare tutti dalla stessa parte, perché il derby è un match fondamentale. La Sampdoria si gioca molto e anche il Genoa. In questo tipo di partite vince il carattere e l’esperienza. Chi ne ha da vendere è proprio Quagliarella, che risolta la bagarre con Yoshida rimane il valore assoluto della rosa di Giampaolo:
Fabio non solo in questa partita ma sempre è un valore assoluto. Ad oggi se giochiamo con due attaccanti abbiamo Fabio Ciccio e Supriaha se giochiamo con uno invece uno dei tre. Non è detto che chi comincia sia meglio di quello che subentra. Oggi le partite si giocano in 16 è difficile si facciano solo uno o due cambi. Ci sono 16 titolari in assoluto è non posso pensare che chi subentri non mi dia lo stesso valore perché sennò è come se si giocasse in 10 o in 9.