Gianluca Pagliuca, da ex portiere di alto livello, analizza la situazione degli estremi difensori della Sampdoria, in una stagione decisamente travagliata
In una squadra di calcio il giocatore insostituibile è il portiere. L’uomo coi guantoni deve essere un pilastro per i compagni che corrono, deve dare sicurezza, deve prendersi le responsabilità di salvare la situazione quando tutti non ci riescono. Un ruolo delicato, per cui in un gruppo pochi possono farlo, soprattutto per maglie pesanti come quella della Sampdoria.
Che, però, in questa annata sfortunata ha avuto più di un problema con i portieri. Partito il campionato con Simone Ghidotti, poi si sono avvicendati Paolo Vismara, Marco Silvestri, Samuele Perisan e Alessio Cragno. Gli ultimi due, più Niccolò Chiorra che ancora non ha esordito, sono arrivati a gennaio, in totale sono dieci i portieri convocati almeno una volta dai tecnici blucerchiati in questa stagione. Un caos che non fa bene alla Sampdoria, come ha sottolineato, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Gianluca Pagliuca, che di guantoni se ne intende:
Quando cambi 5 portieri titolari e alterni 5 riserve in un ruolo così delicato, è ovvio che la squadra ne risenta
Sampdoria, Pagliuca: “Cambi continui di portiere? La squadra ne risente. La pressione a Genova è normale”
Sampdoria, Gianluca Pagliuca: portiere ruolo delicato, se ne cambi cinque…
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La Sampdoria ne ha chiaramente risentito dal punto di vista tecnico, con avvicendamenti che non hanno fatto bene all’affiatamento tra reparti. La difesa ha bisogno di un portiere che dà sicurezza, col quale creare intesa. E poi i blucerchiati sono stati penalizzati anche a livello di calciomercato, con la necessità di continuare a rinforzare il reparto tra i pali.
Anche perché ora, sottolinea ancora Pagliuca, gli allenatori, rispetto a qualche decennio fa, vogliono avere almeno due portieri di pari livello, potenzialmente titolari. Ad ora Leonardo Semplici ha Simone Ghidotti e Alessio Cragno, ma per come è andata finora la questione sostituti è stata un problema:
O prendi un mostro sacro, oppure… Oggi il calcio è cambiato, nel gioco attuale il portiere è quasi un giocatore come gli altri. E’ vero che una volta si cambiava il portiere solo in caso di infortunio, oggi molti tecnici preferiscono invece averne due di pari valore, soprattutto in A dove si gioca su più fronti. Una scelta, però, che io non approvo
A proposito invece della stagione della Sampdoria in generale, Pagliuca si sofferma sul concetto di sentire la pressione, che chi indossa la maglia blucerchiata deve mettere in conto di avere. E infatti la leggenda della Samp scudettata ha dichiarato che bisogna dimostrarsi all’altezza del club e della sua divisa:
È normale che accada avere pressione. Sei la Sampdoria, giochi in B, e non è come essere in una piazza con minor blasone. E’ successo anche al Bologna, al Genoa, al Napoli, alla Juve. Lì le responsabilità aumentano, ma conta anche la qualità del giocatore per far vedere che puoi indossare quella maglia