Durante il calciomercato invernale sono emersi problemi di liquidità per la Sampdoria: da qui alcune cessioni dolorose ed errori in entrata
La retrocessione della Sampdoria ha radici profonde. Societarie, senza dubbio, con l’assenza di liquidità e di una proprietà solida che ha influito, a catena, su molte scelte. Ma le radici sono da ricercare anche negli errori sugli allenatori (su Giampaolo in primis) e nelle due sessioni di calciomercato.
Quella estiva è stata analizzata qui (Sampdoria, da Candreva a Villar: gli errori del calciomercato estivo), mentre i problemi di quello invernale, come riporta Il Secolo XIX, sono di natura un po’ diversa. Dopo aver affidato la direzione sportiva a Mattia Baldini, le cose sono cambiate in corso d’opera a causa proprio del peggiorare della situazione economica.
Calciomercato Sampdoria, cambio in corsa a gennaio…
Sampdoria, i problemi del calciomercato invernale
LEGGI ANCHE Sampdoria, la retrocessione parte da lontano: il ritorno di Giampaolo fu un errore…
La Sampdoria, infatti, avrebbe dovuto fare un mercato a costo zero e volto ad abbassare il monte-ingaggi. Da qui gli addii di Alex Ferrari, Bartosz Bereszynski, Ciccio Caputo, Ronaldo Vieira e l’interruzione del prestito di Gonzalo Villar, che ha molto deluso le aspettative. Poi, però, l’input ai dirigenti è diventato più stringente.
Per far fronte al pagamento degli stipendi, la Sampdoria ha dovuto effettuare due cessioni dolorose a mercato praticamente concluso. Quella di Abdelhamid Sabiri, rimasto in prestito fino a giugno (errore) e quella, dopo la chiusura, di Omar Colley.
Son stati pagati, poi, gli errori in entrata. Sam Lammers e Michael Cuisance hanno portato poco o nulla, così come lo scambio Vieira-Ilkhan con il Torino.