Sampdoria, l’anno solare 2022 di Sabiri a Genova è stato una montagna russa di emozioni: le incognite sono arrivate tutte alla fine, come inizierà il 2023?
Cercato a lungo, inseguito per mesi da Daniele Faggiano, finalmente a gennaio 2022 è arrivato alla Sampdoria quel trequartista che in Serie B, con l’Ascoli, faceva così tanto parlare di sé. Abdelhamid Sabiri ha timbrato la prima presenza blucerchiata il 6 febbraio scorso, compiendo dunque tutto l’anno solare a Genova. Un anno costellato da picchi elevatissimi di qualità e affetto da parte dei tifosi, ma che verso la conclusione si è complicato.
Sabiri è partito direttamente con Marco Giampaolo, che ne ha apprezzato le qualità e ci ha messo poco per dargli le redini della trequarti. L’estro del giocatore, misto di qualità e carattere, si è visto quasi da subito e i tifosi hanno ben presto simpatizzato per lui. Anche perché il suo cammino alla Sampdoria sembrava quello di un predestinato. Alla quinta presenza ha segnato su punizione (con deviazione della barriera) alla Juventus, per poi timbrare il goal vittoria nel derby della Lanterna in cui Emil Audero ha ipnotizzato Mimmo Criscito.
Con quella rete Sabiri è diventato un eroe della tifoseria sampdoriana, consacrandosi nell’ambiente blucerchiato e in generale in quello della Serie A. Gli occhi delle big hanno cominciato a concentrarsi su di lui, che nel frattempo ha chiuso la stagione 2021/2022 con un terzo goal, contro la Fiorentina. Il campionato attualmente in corso doveva essere quello della grande consacrazione, ma forse non è andata del tutto come molti speravano.
Sampdoria, dal goal nel derby al Mondiale: il pazzo 2022 di Sabiri e il sentimento contrastante dei tifosi
Sampdoria, il 2022 di Abdelhamid Sabiri
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Nel pre campionato estivo le attese sul marocchino sono cresciute, complici anche certi goal (come quello nell’amichevole contro il Besiktas da metà campo) che hanno sottolineato ancora di più le sue qualità. Ha cominciato la stagione da titolarissimo, ancora con Giampaolo, senza però riuscire a segnare in Serie A fino alla settima giornata, contro lo Spezia, quando ha sfornato un altro goal bellissimo da lontano. E’ tutt’ora, eccetto un goal su rigore in Coppa Italia contro la Reggina, l’unica rete segnata nella stagione corrente.
Per il resto da Sabiri, dal punto di vista realizzativo ma anche di gioco, ci si aspettava uno step in più che non è arrivato. I motivi possono essere tanti, dall’eccessiva pressione sentita a elementi esterni che lo distraevano. Perché in tutto questo il trequartista della Sampdoria ha ricevuto le prime convocazioni con la Nazionale del Marocco, mentre proiettato sullo sfondo c’era l’ingombro del Mondiale in Qatar, sogno della vita per qualunque calciatore. E Sabiri non fa eccezione.
E’ possibile che Sabiri si sia risparmiato in stagione in vista del Mondiale? Non si può dire con certezza. Però dall’arrivo di Dejan Stankovic in panchina i suoi minutaggio e rendimento sono calati. A tal punto che il serbo, contro la Roma, ha deciso di escluderlo dai titolari per la prima volta in stagione. Mossa seguita poi da un’altra esclusione, contro l’Inter, in cui è rimasto sempre in panchina. Certamente il marocchino con Giampaolo si trovava più al centro delle dinamiche. Cosa ha spinto però Deki a rinunciare a quello che sembrava il giocatore qualitativamente più importante della rosa? Motivi tecnico-tattici o anche un freno a mano tirato da parte dell’ex Ascoli?
Sembra che ci fosse anche qualche problema fisico a impedirgli di dare il meglio di sé. Ed ecco perché Sabiri ha saltato le ultime due partite prima della pausa. Piccoli fastidi che per precauzione lo hanno fatto lavorare a parte, stando fuori, per non rischiare il Mondiale. Durante il quale, del resto, ha giocato poco, ma si è sempre fatto trovare pronto. La soddisfazione personale del campionato del mondo col Marocco è stata indescrivibile per il trequartista della Sampdoria e ha certamente riscattato i mesi sottotono vissuti prima. Ma per l’ambiente sampdoriano vale lo stesso?
Sabiri ancora non è rientrato dal Mondiale, perché quasi a farlo apposta dopo le vacanze ha contratto il Covid in Germania e ancora non può essere disponibile. Per di più su di lui tiene banco il calciomercato, con squadre che lo vorrebbero e che gli permetterebbero un salto di qualità. Altra ragione per cui si potrebbe pensare che il numero 11, ultimamente, sia stato distratto. Insomma, la Sampdoria nell’arco di un anno ha accolto un giocatore capace di goal pesanti e giocate di grande qualità, ma che verso la fine si è un po’ perso.