Sampdoria, l’anno solare 2022 di Caputo ha avuto due volti: dai goal per la salvezza alla voglia di Empoli, Ciccio a Genova si è spento col passare del tempo
Con l’arrivo del 2023 è il primo giocatore della Sampdoria a dire addio. Francesco Caputo già dalle scorse ore è un giocatore dell’Empoli, squadra dove ha deciso di tornare per ritrovare il bomber che è in lui. Quello che a Genova era arrivato con ottime promesse e aspettative, ma che alla lunga si è perso. E infatti il suo 2022 è il riassunto perfetto di queste due tendenze: nella stagione scorsa ha segnato, da gennaio a maggio, 7 goal, alcuni dei quali fondamentali per la salvezza; in quella attuale, invece, ha fatto fatica come non mai a vedere la porta.
Si può partire da un dato. Caputo, per tutto il tempo in cui è stato alla Sampdoria, non ha mai saltato una partita. Perno fondante della rosa prima di Roberto D’Aversa, poi di Marco Giampaolo e anche di Dejan Stankovic, fin dal suo arrivo è stato al centro dell’attacco blucerchiato. Prima al fianco di Fabio Quagliarella, poi lentamente, mentre il capitano scontava qualche acciacco, ne ha preso il posto. Nel girone di ritorno dello scorso campionato, la sua doppietta a Venezia e il goal a Verona (ribattuta su rigore sbagliato) hanno dato punti pesanti alla squadra in ottica salvezza. Quello al Verona, per giunta, è stato l’ultima marcatura della scorsa stagione, che Ciccio ha chiuso a quota 11 reti.
Sampdoria, il 2022 dai due volti di Caputo: un lento cammino verso l’addio?
Sampdoria, il 2022 di Francesco Caputo
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E proprio contro gli scaligeri, di nuovo al Bentegodi, Caputo ha segnato l’unico goal di questa Serie A, alla quinta giornata. Eccezion fatta per quello che gli è stato ingiustamente tolto contro l’Atalanta e quello contro l’Ascoli in Coppa Italia, si ferma a qui la vena realizzativa del 10 blucerchiato prima della sosta del Mondiale. Poco per un bomber come lui. Poco a maggior ragione se a lui si è aggrappata la squadra che sente forse il vuoto di Quagliarella e che fa molta fatica a segnare.
Invece Ciccio sembra abbia le armi spuntate. Riceve pochi palloni, spesso gioca da solo là davanti e fatica a reggere il reparto. Ma alcune volte si divora occasioni per lui semplici, che fanno pensare che qualcosa si sia rotto, o perlomeno perso. L’audace Stankovic gli affianca il giovane Daniele Montevago, che lo supporta e cerca di imparare da lui. Ma il risultato non cambia e Caputo non segna. Così la Sampdoria sprofonda in classifica. Una ricetta sembra non esserci.
E chissà da quanto nella sua testa l’ormai ex numero 10 blucerchiato rimuginava su come ritrovare se stesso. La sua risposta è stata tornare sui suoi passi, sulle tracce del suo primo approdo in Serie A, a Empoli. Si conclude dopo un anno e mezzo la sua avventura genovese. Un’esperienza dai due volti nel 2022, che ha visto Caputo trascinare la Sampdoria alla salvezza e precipitare insieme a lei nelle difficoltà di questo campionato. Un bottino finale di 9 goal in un anno solare, per uno come lui, è poco. E questo addio sa un po’ di rimpianto e di pagine che avrebbe potuto ancora scrivere.