Sampdoria, nel 2022 Gabbiadini è caduto e risorto, ma il feeling con il goal non è più tornato come prima dell’infortunio. Il riassunto del suo anno solare
L’inizio del 2022 di Manolo Gabbiadini è riassumibile con una parola: sfortuna, tanta sfortuna. Perché la fine del 2021 per lui è stata perfetta, con 6 partite consecutive in cui ha segnato, regalando sollievo e punti alla squadra di D’Aversa. Poi, il 6 febbraio, al minuto 36 della gara casalinga contro il Sassuolo, il ginocchio ha ceduto. Rottura del legamento crociato, stagione finita. L’attaccante della Sampdoria è uscito dal terreno di gioco del Ferraris tra gli applausi dei tifosi, senza riuscire ad appoggiare il piede e con le lacrime agli occhi.
Da lì ha avuto inizio il suo lento ritorno: l’operazione riuscita, la motivazione con cui ha affrontato le varie fasi della riabilitazione. I compagni nel frattempo hanno salvato la Sampdoria dalla retrocessione, ma un po’ di merito era anche dei suoi goal, che tra novembre e dicembre avevano garantito 5 punti. Gabbiadini, con cautela, è tornato ad allenarsi pienamente in gruppo quando era in ritiro a Ponte di Legno. Finalmente, dopo aver saltato le prime due di campionato, ha esordito nella Serie A 2022/2023. Ma il rendimento non è stato, finora, lo stesso con cui aveva finito l’anno scorso.
Sampdoria, un 2022 viziato dall’infortunio: Gabbiadini dopo il crociato non ha più ritrovato la vena realizzativa
Sampdoria, il 2022 di Manolo Gabbiadini
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Da quando è tornato in campo, Gabbiadini ha segnato solo un goal, valso un pareggio importante contro la Lazio, su 13 presenze, di cui una buona parte da titolare. Quell’infortunio al crociato spesso lo ha condizionato, non aiutandolo a rendere al 100% e qualche volta frenandolo in varie circostanze. Ma la Sampdoria ha bisogno del suo numero 23 di fine 2021, adesso forse ancora più di allora.
In una situazione in cui l’attacco di Dejan Stankovic fa estrema fatica a segnare, con Ciccio Caputo che è partito, Fabio Quagliarella che non può farsi carico da solo dell’attacco, la new entry Sam Lammers e il classe 2003 Daniele Montevago, è Gabbiadini che deve garantire le prestazioni costanti ai blucerchiati. Il punto fermo, ad oggi, non può che essere lui. E volendo può essere un auspicio per cominciare il 2023, quello di prendersi le responsabilità di un reparto che è il peggiore della Serie A.
Ma può anche essere un macigno, visto che Gabbiadini come tutti i suoi compagni ha fatto molta fatica a buttarla dentro. Sta a lui ora invertire la tendenza, riallacciando i fili con quello stato di grazia interrotto brutalmente dall’ennesimo infortunio sfortunato per il classe 1991. Un professionista che ha saputo cadere e rialzarsi, con forza, dopo l’ennesimo ko che non ci voleva. Adesso con la stessa determinazione dovrà riassestarsi a livello realizzativo, garantendo quei goal e giocate di cui la Sampdoria ha disperatamente bisogno.