Entro il 29 dicembre la Sampdoria dovrà versare le prime tre rate dei pagamenti Irpef e Iva sospesi per Covid: il totale per i blucerchiati è di 30 milioni
A differenza di quanto filtrato nella giornata di giovedì, la Sampdoria non ha ancora versato l’Irpef e l’Iva. Questi pagamenti, infatti, rientrano nella manovra di rateizzazione salva-calcio – a differenza dei contributi Inps – e la prima tranche è da saldare entro il 29 dicembre. Ovverosia tra poco meno di una settimana.
I blucerchiati devono al Fisco italiano circa 30 milioni di euro di adempimenti fiscali sospesi nei precedenti due anni a causa del Covid. Il Governo ha concesso il pagamento dilazionato, ma la prima scadenza è il 29 e comprende il pagamento di tre rate, che non sarà possibile saltare.
Sampdoria, vietato saltare una rata: ecco cosa accadrebbe
Sampdoria, il 29 dicembre la prima scadenza per le rate di Irpef e Iva
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Come scrive Il Secolo XIX, però, fortunatamente questi soldi sono già nella disponibilità del Cda della Sampdoria che, pertanto, non dovrà ottenere, come accaduto coi contributi Inps, linee di credito in extremis. Ed è un bene perché anche il mancato pagamento di una delle 60 rate previste dall’emendamento farebbe saltare la rateizzazione. E il club si troverebbe, così, a dover pagare i trenta milioni – o quello che ne resta – in un’unica soluzione.
Le altre 57 rate mensili, poi, saranno di circa 500.000 euro, da pagare con assoluta puntualità.
Il Cda è pronto ad affrontare anche queste scadenze, sperando che, nel frattempo, si sblocchi qualcosa a livello societario sul fronte cessione.