Massimo Ferrero non si ferma: l’ex presidente della Sampdoria accusa il Cda di aver fatto saltare l’operazione del bond convertibile
La tensione tra il Cda della Sampdoria e Massimo Ferrero ha raggiunto livelli altissimi. L’ex presidente vuole denunciare il Consiglio d’Amministrazione blucerchiato, ma non sarebbe questo l’unico atto mosso verso i quattro consiglieri attualmente in carica
Maurizio Michieli scrive, infatti, su Telenord che Ferrero accusa in modo deciso il Cda di aver impedito la chiusura dell’operazione del prestito obbligazionario a causa del mancato pagamento di una rata del finanziamento Sace. Circa 20 milioni erogati da Banca Macquarie.
Sampdoria, il Cda e il finanziamento di Banca Macquarie
Sampdoria, il Cda ha fatto saltare l’operazione-bond: l’accusa di Ferrero
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La Sampdoria, però – si legge – non avrebbe rispettato la scadenza per mancanza di liquidità in cassa. Inoltre, nell’operazione del bond, la banca avrebbe svolto solo il ruolo di “arrenger”, ovverosia di chi definisce la struttura del prestito, avendo, però, alle spalle un soggetto terzo che fornisca le garanzie finanziarie.
Il Cda si difende facendo filtrare che sia stato proprio questo il problema:
In base a quanto a suo tempo filtrato da Corte Lambruschini, la manovra non era riuscita per la mancanza di questo elemento (il finanziatore terzo) e non per il mancato pagamento di una rata del prestito.
E non finisce qui. Ferrero avrebbe chiesto al suo legale – Pieremilio Sammarco – di capire in che modo il Cda abbia usato il finanziamento di Banca Macquarie. Finanziamento ottenuto proprio durante la gestione dell’ex presidente nei primi mesi del 2021. La volontà è capire se l’attuale Cda abbia usato il prestito esclusivamente a tutela dei creditori “conditio sine qua non perché possa sussistere la fondamentale garanzia dello Stato”.