Il pagamento della rata del maxi-debito con il Fisco preoccupa il Cda della Sampdoria: servono 1,2 milioni per evitare di perdere il diritto alla rateizzazione
La lotta per non retrocedere in Serie B sembra ormai persa per la Sampdoria di Dejan Stankovic, che ha 10 punti di ritardo sullo Spezia e, davanti a sé, ha anche Cremonese ed Hellas Verona. I blucerchiati ce la metteranno tutta per giocare con onore fino alla fine, mentre, fuori dal campo, il Cda continua a cercare di far sopravvivere la società.
I quattro consiglieri Marco Lanna, Gianni Panconi, Alberto Bosco e Antonio Romei non si perdono d’animo, ma, come afferma l’edizione genovese di Repubblica, non riescono a non nascondere la preoccupazione per il mancato aumento di capitale. Le loro richieste, iniziate a dicembre, sono cadute nel vuoto, fino a diventare veri e propri allarmi.
Sampdoria, il Cda lancia l’allarme: a rischio la rata con il Fisco
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Alla Sampdoria serve liquidità. A febbraio il peggio – i punti di penalizzazione – è stato evitato grazie all’aiuto del mercato, che, però, non potrà venire incontro nuovamente alle esigenze del club. A oggi la preoccupazione più grande è sicuramente il pagamento della rata del debito con il Fisco.
I blucerchiati devono saldare 1,2 milioni entro il 28 aprile e c’è, al momento, il rischio di non poter onorare questa scadenza. Il Cda sta facendo di tutto per trovare i soldi, ma, se non dovesse riuscirci le conseguenze sarebbero drammatiche. Saltando una delle trenta rate, infatti, si perde il diritto alla dilazione del pagamento. La Sampdoria, pertanto, dovrebbe pagare in un’unica tranche i 25 milioni rimasti. Che metterebbero in discussione la continuità aziendale.