L’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus passa anche alla Procura di Genova: nel mirino l’affare che ha portato Emil Audero alla Sampdoria
L’inchiesta Prisma coinvolgerà ancor più da vicino la Sampdoria. Su richiesta dei magistrati di Torino, ora indagherà, con molta probabilità, anche la Procura di Genova, a cui sono trasmessi gli atti su tre compravendite con la Juventus. Ci sono quelle di Erasmo Mulè, Douda Peeters e, soprattutto, Emil Audero.
Secondo quanto scoperto dalla magistratura di Torino, i bianconeri avrebbero prestato Audero, firmando un accordo privato di recompra. Le lettere, trovate nel corso delle perquisizioni nella sede della Juventus, sarebbero state controfirmate secondo l’accusa anche dai blucerchiati.
Inchiesta plusvalenze, nel mirino l’affare Audero tra Sampdoria e Juventus
Sampdoria, inchiesta plusvalenze: la procura di Genova indaga sul caso Audero
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La Juventus, si legge su Il Secolo XIX, avrebbe dunque un debito nei confronti della Sampdoria che nei bilanci non compare. Da qui, dunque, l’accusa alla società bianconera di falso in bilancio. I pm di Genova dovranno capire se anche la Sampdoria ha effettivamente alterato i suoi bilanci non inserendo i crediti che vantava nei confronti della società torinese.
L’affare Audero nei bilanci della Sampdoria del 2019 risultava scritto sia come prestito (prima con diritto di riscatto e contro-riscatto, poi con obbligo di riscatto) per 519.000 euro, sia come acquisto a titolo definitivo. I blucerchiati, infatti, pagarono i 20 milioni ai bianconeri a seguito, come si legge nel comunicato della Juventus del “verificarsi delle prestabilite condizioni contrattuali”.