La Sampdoria sta vivendo il secondo momento più difficile della stagione: dagli infortuni alle espulsioni, sono diverse le ragioni di questo crollo
La Sampdoria sta attraversando un secondo momento di crisi stagionale dopo quello di inizio anno, quando, dopo nove partite, aveva raccolto appena sei punti. Poi è arrivato il filotto di 18 punti in otto gare e ora nuovamente risultati deludenti: cinque punti in sette giornate. Pochi, troppo pochi.
Il Secolo XIX ha analizzato i punti critici della squadra di Andrea Pirlo. E, tralasciando il mercato, con Matteo Manfrei convinto di avere una squadra da playoff, salta all’occhio subito il problema degli infortuni. Tanti, troppi giocatori importanti sono ai box, come Fabio Borini, Estanis Pedrola e Ronaldo Vieira e tanti altri hanno avuto problemi. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati Nicola Murru, Leonardo Benedetti e Pajtim Kasami. A cui aggiungere Samuel Ntanda e, forse, Sebastiano Esposito.
Sampdoria, troppe espulsioni ingenue. E Pirlo…
Sampdoria, infortuni, espulsioni e confusione: le cause del crollo
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I problemi muscolari stanno impedendo a Pirlo di avere la squadra al completo e questo, sicuramente, è un problema. Poi ci sono le espulsioni che hanno condizionato le partite con Feralpisalò, Venezia e Pisa. Tutte perse, tutte con rossi (evitabilissimi) nei primi 45 minuti (Kasami, Benedetti e Giordano). Serve, dunque, più concentrazione e più lucidità nei momenti decisivi.
Infine anche un po’ di confusione tattica, portata da Pirlo a Pisa. Il tecnico ha riproposto la difesa a tre, vista solo ad Ascoli, togliendo alcuni riferimenti alla squadra. Serve più continuità e serve uscire dalla crisi già contro il Brescia, una partita da cui passa gran parte della stagione.