La Sampdoria vince ma Pirlo perde ancora Estanis Pedrola. In tribuna con Manfredi possibili investitori “utili” per il mercato di gennaio…
Quasi un pomeriggio perfetto. Perché gioca la Sampdoria. Gioca nel ricordo di Paolo Mantovani. Gioca e finalmente vince. Vince davanti a dei nuovi possibili investitori arrivati da Londra e da New York. Investitori invitati personalmente da Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani presente fisicamente ma non con la testa (nessuna ironia) per novanta e passa minuti passati a vivere l’emozione del magico mondo blucerchiato…
Una squadra che FINALMENTE ha vinto. Vinto giocando la solita partita. Creando poco, rischiando ancora tanto (se Stankovic è ancora uno dei migliori in campo vorrà dire qualcosa o no?). Sì tanto perché l’avversario è il Cosenza. Ma a differenza di altre volte la palla non entra. Colpisce semmai la traversa. Proprio come è successo ancora una volta a Borini.
Ma a differenza di altre volte Borini poi la butta dentro. Sempre su rigore e finalmente anche su azione. Risultato tre punti e festa in campo, festa sugli spalti. Una liberazione. L’unico a non sorridere, anzi a versare lacrime alla fine è Estanis Pedrola. Entra, e lo dico subito inutilmente, quando la Samp è già avanti. Poi sente tirare, prova a tenere duro. Ma il risultato è che ora lo spagnolo forse, aspettiamo gli esami per la certezza, sarà costretto a fermarsi ancora.
Un rischio inutile. Un rischio evitabile? Senza dubbio. Lo dico ancora. #IostoconPirlo. Sto con lui perché è un campione, un signore e per me anche un bravo allenatore. Entrare nel mondo Samp non è stato facile. E non lo sarà ancora. Ma la sua Sampdoria quando riesce a giocare a calcio lo fa bene. Quello però di mettere Pedrola in campo è stato un errore. Ovviamente condiviso con il giocatore. Ma il giocatore vuole sempre giocare, compito dell’allenatore è valutare come, quando e perché… Tutto sbagliato!
Ma piangersi addosso ora non serve. Forza Estanis. Coraggio. Riprenderti e torna più forte. E se non sarà niente di grave meglio ancora.
Sampdoria, Pedrola a parte a gennaio serve investire almeno su un attaccante. Uno vero…
Sampdoria, #iostoconPirlo ma Estanis Pedrola non doveva giocare. Perché rischiarlo?
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Chi sono quei signori in tribuna al Luigi Ferraris al fianco di Matteo Manfredi? Ci scherza, ci ride. Poi gli spiega per filo e per segno quello che è oggi, quello che potrebbe essere anche con loro dentro, nell’ambizioso progetto blucerchiato. Arrivano da Londra, da New York. In passato sono arrivati da Singapore. Uomini d’affari, col pelo sullo stomaco.
Uomini d’affari che devono dare una mano alla Sampdoria. Se possibile fin da subito, prima dell’arrivo dell’apertura della finestra di mercato di riparazione. E noi dobbiamo riparare qualcosa soprattutto là davanti. E forse pure dietro. Magari anche in mezzo al campo liberandoci magari di Panada e pure di Girelli.
Non è la prima volta che il Ceo della Gestio Capital si porta in casa possibili investitori. Ma non è ovviamente semplice al di là del clima di festa che c’è sempre a Genova.
L’impressione, e vorrei sbagliarmi tantissimo, è che senza soldi freschi a gennaio, al di là della favoletta del mercato bloccato, la Sampdoria rischi di non poter investire niente. Solo scambi, prestiti. Un mercato fantasia che quest’estate ha portato poco. O meglio. Stankovic, Ghilardi, Pedrola ed Esposito non sono malaccio. Anzi. Ma ci voleva anche dell’altro. Bisogna avere la forza e il coraggio di completare.
Ora bisogna avere invece la capacità di presentare il progetto Sampdoria come il migliore in assoluto su cui puntare e fare business. Speriamo.