L’ex calciatore della Sampdoria Vitali Kutuzov ha parlato della sua esperienza nella Genova blucerchiata, su Flachi e Bazzani ha detto…
La Sampdoria si prepara alla trasferta pisana per provare a scalare posizioni in classifica, quello dell’Arena Garibaldi sarà un autentico scontro diretto per le ambizioni play-off. Visto che le due squadre sono appaiate a quota 27 punti in cadetteria. Anche se dobbiamo ricordare che i genovesi partivano col -2 a causa delle vicissitudini societarie della precedente gestione di Massimo Ferrero.
Un doppio ex della sfida è Vitali Kutuzov, il quale ha vestito la maglia blucerchiata dal 2004 al 2006 e quelle nerazzurra dal 2007 al 2008. L’ex giocatore bielorusso ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Repubblica, ecco cosa ha detto:
Pisa-Sampdoria è la mia partita, il solo ricordo di quelle due piazze mi rievoca tante emozioni. Con i blucerchiati ho giocato in Serie A per la prima volta, è stata una bellissima opportunità, nonostante la pressione. Con il Pisa invece ho sfiorato la promozione dalla B, poi sono andato al Parma. Lì mi sono infortunato, e la cosa curiosa è che me lo sentivo: chiesi a Ventura di tenermi fuori, ma non poteva.
La Sampdoria adesso deve cercare di ritrovare stabilità, soprattutto a livello societario: i risultati sportivi saranno la naturale conseguenza. Il Pisa al momento è più solido, ma non è ancora del tutto maturo: deve crescere come squadra.
Le tifoserie delle due squadre sono straordinarie, non mollano mai la squadra, nemmeno nei momenti di difficoltà. Hanno una grandissima passione. Secondo me c’è bisogno di far evolvere il rapporto tra club e pubblico: serve un rapporto più interattivo, magari aprendosi al digitale, che per il calcio sarebbe una sfida.
Le parole dell’ex blucerchiato e quel cambio di ruolo con Novellino…
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Kutuzov ha anche parlato del suo ex allenatore alla Sampdoria Walter Novellino, soffermandosi sul cambio di ruolo. Ecco per quale motivo fece questa scelta, le sue parole:
Il punto di forza di Novellino è la sua positività. Era esigente, molto, ma nonostante sembrasse cattivo ti dava la possibilità di imparare tanto. Con lui ho cambiato ruolo, perché avevo Flachi e Bazzani davanti nelle gerarchie e non avrei mai potuto giocare in attacco. Però è stata la scelta giusta, ci siamo divertiti e siamo andati vicino alla Champions League.
L’ex blucerchiato ha parlato anche degli altri compagni di squadra, i quali permisero alla società di inseguire sogni europei. Ecco cosa ha dichiarato in tal senso:
Eravamo una squadra tosta da affrontare, avevamo qualità e grinta. Poi in difesa c’erano Castellini e Falcone, era meglio stare lontano da quei due.