Il 2023 era iniziato con la scomparsa della bandiera della Sampdoria Luca Vialli: la Gazzetta celebra gli insegnamenti lasciati dallo storico numero 9
Il 2023 è stato un anno amaro per la Sampdoria, per i suoi tifosi e per tutto il mondo del calcio. Un anno che si è aperto con la scomparsa di Luca Vialli, che, dopo una malattia iniziata nel 2017, ha lasciato un vuoto enorme. Per il campione, ma, soprattutto per l’uomo che è stato.
Un uomo che ha insegnato tanto. Dentro il campo con la sua carica, la sua voglia di vincere e fuori, con il suo carisma, la sua capacità di farsi apprezzare, di parlare con i giovani e di convivere con la malattia (la sgradita compagna di viaggio).
Sampdoria, cosa ci ha lasciato Luca Vialli
Sampdoria, la Gazzetta celebra gli insegnamenti di Luca Vialli
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La Gazzetta dello Sport ha voluto elencare gli insegnamenti di Luca Vialli. Un uomo che ha insegnato come trattare con rispetto la morte, ma anche come lottare per vivere in modo più intenso. Non più a lungo. Come a Wembley, con le lacrime e gli abbracci con suo fratello Roberto Mancini in quella che è stata l’ultima impresa della loro carriera. L’atto finale di un’amicizia che è andata ben oltre il campo. E lacrime che non erano solo di vittoria:
Gianluca Vialli (6gennaio).Ci ha insegnato che anche il peggior nemico possibile, la morte, dev’essere trattato con rispetto. «L’ho caricata a bordo, viaggia con me», spiegava. L’epilogo della sua giovane vita è stato un calvario, ma anche la sublimazione della sua limpida carriera di sportivo. Luca era il miglior allievo di Rita Levi Montalcini che raccomandava: «Aggiungete la vita ai giorni, non giorni alla vita». Vialli non ha lottato per durare più a lungo, ma per vivere più intensamente, fino a diventare campione d’Europa, ispirando gli azzurri. Le lacrime che ha pianto a Wembley sulle spalle dell’amico Mancini erano lacrime d’addio, ma anche di vittoria.