L’edizione genovese di Repubblica ha parlato dell’atteggiamento della Sampdoria contro il Monza in relazione all’esonero di Giampaolo
Non solo il cambio di modulo. L’arrivo di Dejan Stankovic alla Sampdoria ha portato, nonostante i soli due allenamenti, un nuovo modo di lavorare. Così come in campo, il serbo ha puntato fin da subito sull’aspetto emotivo, cercando di risvegliare un ambiente un po’ depresso dopo i deludenti risultati della gestione di Marco Giampaolo.
E proprio l’edizione genovese di Repubblica mette in evidenza un particolare di quest’ultima – movimentata – settimana blucerchiata. Stankovic ha avuto il compito di “imprimere la scossa” a un gruppo che non ha quasi fatto una piega dopo l’esonero di Giampaolo, che – si legge – evidentemente non aveva più rapporto con molti calciatori.
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C’è di più. Il sospetto è che l’addio del tecnico sia stato provocato, se non addirittura voluto, stando a quanto visto in casa conto il Monza. Con una prestazione senza nerbo e senza orgoglio che si è riflessa nel 3-0 finale per i brianzoli.
Deki dovrà risvegliare la squadra e il cambio di atteggiamento si è visto già in campo, con il nuovo tecnico molto presente durante le sedute che, in modo frequente, è intervenuto per correggere gli errori. Una presenza diversa rispetto a Marco Giampaolo, come si è visto anche dalle sue prime parole (Sampdoria, Stankovic: non giudico il lavoro di chi c’era prima…), che – si spera – possa portare anche a risultati differenti.