La storica segretaria della Sampdoria Pinuccia Sardella ha commentato l’arrivo di Massimo Ferrero a Corte Lambruschini nel 2014
La sede di Corte Lambruschini ha vissuto l’intero periodo di Massimo Ferrero come presidente della Sampdoria. L’ex presidente si insidiò nel 2014 e rimase fino al dicembre 2021, quando l’arresto e i guai giudiziari lo costrinsero all’addio al club blucerchiato, con il passaggio di proprietà che si sarebbe concretizzato – poi – nel maggio del 2023.
Al Secolo XIX, la storica segretaria Pinuccia Sardella, rimasta alla Sampdoria dal lontano 1975 al 2016, quando è andata in pensione, proprio nel pieno dell’era di Ferrero a Corte Lambruschini. Una sede che, racconta Pinuccia, si presentava come più moderna, ma meno affascinante delle precedenti:
Meno affascinante ma più moderna, funzionale. Mi ricordo l’ufficio di Marotta, la sala trofei. Quando arrivava Cassano si riconosceva dal vocione ma mi voleva bene.
Sampdoria, la Sardella e lo shock con Ferrero
Sampdoria, la segretaria Pinuccia Sardella: l’arrivo di Massimo Ferrero fu scioccante. Il racconto
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E poi il racconto dell’esperienza con Ferrero. L’arrivo viene definito scioccante. Soprattutto per chi, ancora prima della gestione Garrone, aveva vissuto l’epoca e, soprattutto, lo stile di Paolo Mantovani e di quella Sampdoria:
Poi non dimenticherò mai il giorno dell’arrivo di Ferrero, fu scioccante, le facce incredule, uno stacco così netto per chi aveva vissuto l’era-Mantovani. Poi nel 2016 sono andata in pensione.
Lo shock di un arrivo come quello di Ferrero, che, poi, è stato obbligato a cedere il passo. E ora Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani, che hanno spostato ufficialmente la sede a Bogliasco, nella nuova palazzina di tre piani.