Sampdoria, la situazione di classifica è grave e Marco Giampaolo è solo uno dei responsabili perché tutti noi siamo responsabili
È sempre più semplice puntare il dito in comodità, trovare un colpevole e liberare la coscienza. Almeno apparentemente.
Più difficile, complicato e faticoso provare a rimanere lucidi, lasciare da parte il rammarico e cercare una soluzione.
Oggi alla Sampdoria è tutto un grandissimo caos. Si salvano in pochi, anzi pochissimi.
La società, intesa in senso generale, fa acqua da tutte le parti tranne che sugli spalti.
Stiamo affrontando oggi, uno dei momenti più bui della storia blucerchiata, in cui il risultato del campo resta, per ora, il problema meno grave.
In società, chi dovrebbe garantire ordine, tranquillità alla quale aggrapparsi, è inesistente. Ognuno viaggia sul proprio binario, a caccia degli ultimi attimi di celebrità e tutto sulla pelle della Sampdoria.
Nessuna voce amica, nessun ramo solido, a parte Marco Lanna, al quale aggrapparsi.
Chi dovrebbe parlare tace, chi dovrebbe tacere parla.
Così, è evidente, è un po’ come andare in guerra senza armi, spesso rischiando di ritrovarsi in trincea con il nemico.
Nemici ovunque. Potrebbe essere il titolo di questo avvilente e inquietante film.
L’ombra dell’ex presidente campeggia ancora forte tra le mura che dovrebbero essere amiche, chi dovrebbe allontanarne lo spettro è proprio chi ne ha difese le gesta fino a poco tempo fa.
La crisi della Sampdoria? Colpa di tutti non di uno solo…
Sampdoria, la situazione è grave e tutti siamo responsabili
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“Remare tutti dalla stessa parte…”. Ecco cosa si sente predicare da tempo, ma si sa, spesso chi predica bene razzola male, non è certo una novità.
Stampa, società, allenatore, giocatori, trustee e pure qualche tifoso filosofo. Chi possiamo salvare?
Alla Samp abbiamo da tempo il “privilegio” (con sarcasmo ovviamente!) di raggiungere primati di cui avremmo fatto anche volentieri a meno.
Ma partiamo dal principio, dal peccato originale.
La nostra Eva si chiama famiglia Garrone. Credo che grazie a loro, la Sampdoria, rispettata e splendida realtà del panorama calcistico italiano e non solo, sia diventata l’unica società “buttata” e non venduta. A loro dobbiamo ancora davvero il principale “grazie”.
Ecco il perfetto esempio di chi dovrebbe parlare, mantenere fede a quella sorveglianza promessa e invece tace.
Massimo Ferrero. Uno dei pochi proprietari senza portafoglio. Nel calcio qualcuno bravo e capace riesce anche a guadagnarci… Lui, in questo, è stato bravissimo, ma solo in questo, il resto è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che si sono riempiti la bocca con il più banale dei “sulla sua gestione però non si può dire nulla”. Forse noi no ma i tribunali sì…
Capitolo Cda e società. Chi da dicembre dovrebbe proteggere la Samp, qualcuno doveva proteggerla anche prima ma è solo un dettaglio, è ancora fortemente legato al vecchio corso. Chi più, chi meno, la distanza dal “nostro male” non è evidente come dovrebbe. Gli auguri a Rocco Ferrero ne sono la prova più lampante.
Trustee. L’unica trattativa portata avanti in tv e sui giornali. Notizie date come barzellette: c’è un americano, un arabo e uno spagnolo… Alla fine, anche su questo, dovremo sapere la verità.
Stampa e tifosi da tastiera. Chi parla di Samp oggi dovrebbe dosare sarcasmo e ironia perché sparare sulla Sampdoria, in questa situazione, non è volere il suo bene ma fornire armi al nemico. In quanto alla stampa, non tutta per fortuna, forse sarebbe stato più opportuno cercare le verità e mettere in risalto i falli di chi era ad un passo dal chiudere la trattativa, senza concentrarsi su castelli di carta montati ad arte e apparenze conformiste senza reale valore.
Mister e squadra. Perché anche loro non possono e non devono avere alibi. Il mister e i suoi scarsi numeri e il dubbio impegno di chi scende in campo. Nessuno è esente da colpe… neppure io che ho scritto queste poche righe, ma arriverà il giorno del giudizio, forse non si dovrà aspettare neanche così tanto, ognuno raccoglierà il suo sacco, lo riempirà dei propri errori e, finalmente, si metterà sulle spalle tutto il peso della responsabilità…