È arrivata la quinta sosta del campionato per la Sampdoria, in un momento decisivo della stagione: ma le pause hanno portato finora a cambi di passo?
Quando il campionato si ferma per una sosta, che sia per le gare delle Nazionali o quella natalizia, gli allenatori non hanno sempre la stessa linea di pensiero. C’è chi è contento perché la squadra si può riposare un po’ di più, ricaricare le batterie e magari recuperare qualche infortunato. Oppure c’è chi non è soddisfatto perché arriva in un momento di inerzia buona per il gruppo nei risultati e nelle prestazioni.
Il caso della Sampdoria sembra decisamente il primo. Leonardo Semplici può sfruttare la pausa Nazionali per far rifiatare i suoi giocatori (due giorni e mezzo di riposo prima di riprendere gli allenamenti), può cercare di recuperare qualche infortunato (Nikolas Ioannou, Gennaro Tutino, forse Bellemo e Ghidotti). E poi può compattare il gruppo e lavorare con calma verso la partita decisiva col Frosinone. Peraltro, le convocazioni internazionali lo privano solo di un giocatore, Bartosz Bereszynski. Per cui il gruppo di lavoro è quasi al completo.
Ma com’è andata alla Sampdoria in questa stagione ogni volta che è tornata a giocare dopo una sosta? Le pause hanno scandito vari momenti dell’andamento stagionale, nel complesso negativo, dei blucerchiati. La prima curiosità è che quasi tutte sono arrivate con Andrea Sottil in panchina.
A cominciare dalla prima, arrivata dopo le prime 4 giornate. Il tecnico di Venaria era appena subentrato ad Andrea Pirlo e, contro il Bari, ha chiuso sullo 0-0 all’esordio. Alla prima interruzione della Serie B per impegni internazionali, la Sampdoria aveva 2 punti in 4 gare, con una media di 0,5.
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Il ritorno al campionato non aveva però sorriso a Sottil, che, dopo due settimane di lavoro continuativo, aveva perso male a Cosenza. Ma, tutto sommato, la fase tra la prima e la seconda sosta è stata quella in cui la Sampdoria si è risollevata di più. Con due vittorie e due sconfitte su quattro partite, è arrivata alla pausa con 1,5 punti in media e dodicesima in classifica.
Addirittura, al rientro, ha vinto contro il Cesena, in una partita sofferta ma portata a casa per 5-3. Sembrava il preludio di una risalita. Anche la terza sosta, seppure non andata benissimo, ha fatto registrare una media punti di 1,4 tra la nona e la tredicesima giornata. Frutto di due vittorie, due sconfitte e un pareggio. L’ultima partita è stata la sconfitta pesante di Pisa, che aveva fatto capire che la squadra non era all’altezza delle prime della classe.
Così Sottil ha lavorato per due settimane con l’obiettivo di riscattare quella prestazione ed è andato a Palermo, in una sfida tra deluse. Risultato? 1-1. Con il pareggio del “Barbera” si è aperta la quarta fase, che è durata fino a Natale. Nel mezzo c’è stato il secondo esonero e l’arrivo di Semplici in panchina. Che ha affrontato un tour de force di partite, tutte molto ravvicinate e con un’emergenza infortuni in difesa. La media punti, in questa parentesi, è tornata giù: 0,7 in 7 partite.
Poi è arrivata quella che, fino ad ora, era l’ultima pausa, quella natalizia. Ritorno in campo ad anno nuovo, 12 gennaio a Brescia, la Sampdoria pareggia ancora. Da lì il campionato di Serie B non si è più fermato fino a metà marzo, con Semplici che ha totalizzato 12 punti in 10 partite nel 2025. Media di 1,2, più alta di quella di fine dicembre, ma più bassa di quelle registrate tra settembre e novembre.
Ora che la squadra è più al completo di prima, ora che si potrebbero recuperare altri giocatori, ora che le partite si fanno sempre più decisive, Semplici non può sbagliare. Nella fase finale del campionato, che si aprirà dopo la quinta e ultima sosta, la Sampdoria non può permettersi medie punti così basse. Sperando che questa pausa possa davvero fare bene fisicamente e mentalmente alla squadra.
