Moreno Mannini ha analizzato le difficoltà difensive della Sampdoria: i difensori di oggi hanno problemi in marcatura
La Sampdoria continua a subire goal. In otto partite di campionato la porta dei vari Simone Ghidotti, Paolo Vismara e Marco Silvestri è rimasta chiusa solo due volte, contro Bari e Sudtirol. Per il resto sono sempre arrivate le reti: undici in totale. Tante, decisamente troppe e spesso frutto di disattenzioni individuali.
Con la Juve Stabia ben due goal concessi di testa, che porta il conto a cinque in questa specifica modalità, e che impone delle riflessioni sul modo di marcare dei blucerchiati. Riflessioni che ha fatto anche Moreno Mannini, uno che alla Sampdoria ha giocato 501 partite. Al Secolo XIX espone la sua teoria sui difensori:
Si è persa la specificità dei ruoli. Tutti devono saper fare tutto. Vuoi un portiere? Si guarda prima se è bravo coi piedi, poi se para: un paradosso. Si cercano i gol, lo show. In A i capocannonieri sono a 7 gol in 7 gare, arriveranno a 38? Sì, ci sono brave punte ma agevolate da difensori non all’altezza. Io sono all’antica. Preferisco la specializzazione. Il difensore deve soprattutto saper difendere. Poi se sa fare altro, meglio. E ancora oggi i campionati li vince chi ha la difesa migliore.
Sampdoria, Mannini: il consiglio per Sottil
Sampdoria, l’analisi di Moreno Mannini sui goal subiti: i difensori non sanno più marcare
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L’idea di Mannini è chiara. Negli staff degli allenatori serve qualcuno, una figura, che insegni a marcare l’uomo. Che insegni la specificità del ruolo di marcatore, cosa che negli anni si è persa:
Gli allenatori hanno staff enormi, con 10 persone. Io ne metterei sempre una che insegna a marcare, è una cosa che mi piacerebbe fare e porterebbe grandi progressi. Bisogna saper difendere nell’uno contro uno. E poi c’è il posizionamento: mancano i Vierchowod, Ferrara, Ferri. Io ero uno e 80, Pietro uno e 78 ma sulle palle inattive Skuhravy, Serena o Van Basten non ci facevano gol perché ci posizionavamo bene. Seguivo il mio rivale ovunque, a zona devi marcare chi passa dalle tue parti ma devi marcare comunque. Ora si prende un gol e non sai di chi è colpa. E mancano i calciatori che guidano il reparto, ognuno fa il suo compitino.
Andrea Sottil, tecnico della Sampdoria, faceva il difensore. Sa, quindi, come si marca e saprà – secondo Mannini – trovare una soluzione a questo problema dei blucerchiati. Perché non si può sempre pensare di segnare due goal senza la sicurezza di vincere:
Ma Sottil era difensore, sa di cosa parlo, col tempo migliorerà la difesa della Samp. La B ti permette di recuperare, vedi l’anno scorso. L’attacco è forte, i difensori hanno margini di crescita. Bisogna subire meno gol, non puoi segnarne uno o due ma pareggiare o perdere.