In casa Sampdoria scoppia un caso dopo gli auguri a Rocco Ferrero: Lanna si è dimostrato un presidente serio: ora basta con il passato
La commedia continua. Ma nessuno ha più voglia di ridere. Com’è possibile che sul sito ufficiale della Sampdoria venga pubblicato un messaggio di auguri per il compleanno di Rocco Ferrero, il figlio dell’ex presidente blucerchiato che curiosamente festeggia gli anni lo stesso giorno del padre?
Com’è possibile che il club possa veicolare un messaggio di questo tipo a livello ufficiale? Da chi è partita la direttiva di pubblicare una notizia del genere se – almeno a livello legale – in questo momento lo stesso Massimo Ferrero è interdetto da ogni attività imprenditoriale in attesa del processo per i crac di alcune sue società in Calabria che lo hanno anche costretto al carcere e ai successivi arresti domiciliari nei mesi scorsi?
Sia chiaro, nessuno ce l’ha col piccolo Rocco e tanti auguri anche da parte nostra. E però con questa vicenda ai limiti del fantozziano la Sampdoria ha pestato l’ennesima buccia di banana, per non dire di peggio. Per la cronaca il messaggio è comparso nella mattinata di venerdì sul sito della Sampdoria ed è rimasto on line per alcune ore, prima della successiva rimozione, decisa in primis dal presidente Marco Lanna.
Superfluo aggiungere che la pubblicazione di un messaggio del genere sul sito non è stata gradita (eufemismo) dallo stesso Lanna, che – forse per la prima volta nel corso della sua gestione sin qui sempre dai toni pacati e conciliatori – avrebbe anche alzato la voce ai piani alti del club.
Lanna, comportamento da presidente della Sampdoria
Sono sincero: mi fa piacere che Lanna stavolta si sia fatto sentire senza se e senza ma.
Più volte mi sono espresso positivamente sul suo operato e sulla sua figura tra virgolette di garanzia rispetto alla precedente gestione e son ben lieto che si sia smarcato con forza da certi giochetti che – dietro le quinte – non sembrano finire mai.
In una Sampdoria che – ricordiamolo per l’ennesima volta – oggi proprio per colpa della gestione Ferrero (soprattutto quella dal 2019 in avanti) si trova in una situazione estremamente delicata all’interno di un trust collegato a due società romane a rischio fallimento, con 130 milioni di debito sul groppone e con la necessità di cambiare proprietà in fretta per salvare la pelle.
La domanda è sempre la stessa: che ruolo ha oggi Ferrero all’interno della Sampdoria e soprattutto su quanti uomini di fiducia può ancora contare all’interno del club?
È vero che Lanna e il Cda camminano sui carboni ardenti e devono stare attenti a non commettere passi falsi alla Sampdoria a livello societario perché legalmente sarebbero loro a rispondere di eventuali problemi in questa fase, ma la discontinuità totale rispetto alla gestione Ferrero ad oggi ancora non si vede.
Massimo Ferrero è ancora al comando della Sampdoria?
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Gli indizi sono stati molti anche negli ultimi mesi. Dalla lettera di Ferrero in cui contestava il Cda lo scorso aprile prima della gara di Verona al blitz del Viperetta a giugno nello stesso albergo milanese che ospitava i dirigenti blucerchiati per le trattative di mercato.
Infine certe dichiarazioni dell’avvocato Romei sulla trattativa di cessione e sulla “migliore offerta nell’interesse della famiglia Ferrero” che avevano lasciato intendere come il legame fosse ancora forte – troppo forte – tra il club di corte Lambruschini e il suo ex presidente.
Intendiamoci: nessuno vive su Marte e sappiamo bene che la proprietà della Sampdoria è sempre riconducibile attraverso un trust alla famiglia Ferrero. Il proprietario insomma è sempre il Viperetta. E però da dicembre a questa parte Ferrero non dovrebbe più avere accesso alla stanza dei bottoni, non dovrebbe avere più influenza sull’attività e sulle scelte della società.
E invece con ogni probabilità Ferrero si fa sentire, è perfettamente informato su cosa succede nella Sampdoria attuale e soprattutto dà ancora delle indicazioni. Il messaggio comparso l’altro giorno sul sito ufficiale rende l’idea di un collegamento ancora troppo profondo tra Ferrero e i suoi uomini di fiducia.
Non mi va di star qui a far troppi nomi, è chiaro però che esiste una gerarchia di potere all’interno del club che fa capo in primis all’avvocato Antonio Romei, per anni braccio destro del Viperetta.
Massimo Ienca è amministratore della Sport Spettacolo
Non va poi dimenticato un dirigente doriano spesso lontano dai riflettori come Massimo Ienca, segretario generale ma strettamente legato a Massimo Ferrero come amministratore della Sport Spettacolo, la controllante di Uc Sampdoria: un uomo di fiducia dell’imprenditore romano. Poi ovvio una responsabilità sulla vicenda va trovata in subordine (come detto ci sono delle catene di comando) in Alberto Marangon, team manager e direttore della comunicazione, visto che è l’ufficio stampa di norma a occuparsi dell’aggiornamento del sito.
Curiosamente la storia personale di Romei e Marangon ci racconta anche di rapporti non sempre facili con Ferrero. Ma tant’è anche loro sono – in buona compagnia – tra gli uomini di Ferrero sempre in forza alla Sampdoria.
È un dato di fatto e non è certo un’accusa a prescindere. E ci sarebbe anche un’altra domanda: perché a nessuno è venuto in mente di informare il presidente della cosa?
Non voglio buttarla in politica per carità ma a volte ho l’impressione che chi vive dentro la Sampdoria si comporti un po’ come quei parlamentari che – di fronte a un governo in crisi ma che non è ancora caduto – fanno l’occhiolino sia alla maggioranza che vive le sue ultime ore sia agli schieramenti che potrebbero uscire vittoriosi alle prossime elezioni.
Come dire, vediamo che aria tira: l’importante è salvare la poltrona. Ecco, io non ho alcun diritto di voto sul futuro della Sampdoria ma se decidessi io opterei per una totale discontinuità – anche negli uomini e nelle figure chiave – per la Sampdoria che verrà, se dovesse concretizzarsi il tanto atteso passaggio di proprietà. Tabula rasa e cambiare l’aria per davvero. Perché questa commedia ha davvero stancato.