Marco Lanna non vuole mollare: nonostante la salvezza per la Sampdoria sembri impossibile, il presidente vuole che i giocatori rendano onore alla maglia
La sconfitta contro la Cremonese ha tagliato le gambe alla rincorsa salvezza della Sampdoria. La classifica, ora, vede i blucerchiati all’ultimo posto con 15 punti, a ben undici lunghezze dallo Spezia quart’ultimo. E con nove giornate da giocare, per la squadra di Dejan Stankovic si tratta di un Everest da scalare.
Il presidente Marco Lanna, però, non vuole darsi per vinto e non vuole che lo facciano i giocatori. Dopo la sconfitta contro i lombardi, il presidente si è intrattenuto con il ds Mattia Baldini e con Stankovic. Un’ora di confronto nello spogliatoio, come racconta Il Secolo XIX, in cui sono venuti fuori diversi temi. La speranza di vincere e rilanciarsi c’era, ma, purtroppo, si è scontrata con la realtà.
Il Secolo XIX riporta il pensiero di Lanna, convinto di uscire con almeno 7 punti dal trittico Cremonese-Lecce-Spezia. E che ora dovrà accontentarsi – se va bene – di sei punti:
I 9 punti in queste tre partite sarebbero stati il massimo, ma sapevamo che sarebbe stato difficile. Si puntava ai 7. E chissà, magari facendone 6 si può continuare a sperare.
Guai, dunque, a lasciare la speranza. Un pensiero condiviso anche da Stankovic. Ci sono due partite importanti da giocare e vincerle potrebbe dare morale in vista delle ultime sette giornate:
Con il mister abbiamo condiviso questa linea. Siamo vivi. Bisognerà capire e gestire i contraccolpi che la sconfitta con la Cremonese può portare sul morale.
Sampdoria, Lanna invita a non mollare: “Lo dobbiamo alla maglia. Abbiamo poco da perdere ora”
Sampdoria, Lanna: volevamo 9 punti, ma non possiamo mollare
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Non bisogna lasciarsi andare. Bisogna onorare la maglia della Sampdoria fino all’ultima giornata di campionato e su questo Marco Lanna non ha dubbi. Il presidente crede nel cuore e nella testa dei suoi ragazzi:
Questo non mi sembra un gruppo che possa mollare. Dobbiamo fare più punti possibili, cercare di avvicinarci al Verona e comunque lasciare l’ultimo posto della classifica. E poi, che siamo vivi o meno, penso che i calciatori debbano giocare anche per se stessi, per la loro carriera, per il loro futuro nella Sampdoria o in un’altra società. Al di là del rispetto per la maglia che non solo ci deve sempre essere, ma che do proprio per scontato. È chiaro che devi battere il Lecce e poi sperare, non si può mollare ora. Gli stimoli non possono comunque mai mancare, devi essere anche tu a crearteli. Personali, di squadra… di quello che vuoi tu. Adesso poi da perdere abbiamo poco.