La Sampdoria ha messo da parte i problemi dell’attacco – quinto del campionato – ma non della difesa, che rimane tra le più battute della Serie B
Da Cosenza-Sampdoria del 28 gennaio la Sampdoria ha iniziato a correre. La squadra di Andrea Pirlo ha ottenuto 21 punti nelle ultime undici partite – come il Parma capolista – ed è in striscia aperta di cinque risultati utili consecutivi, che contano quattro vittorie e il pareggio di Palermo.
Merito del lavoro di Andrea Pirlo e, soprattutto, di una fase d’attacco in netto miglioramento. Anche grazie ai goal di Manuel De Luca – otto nel 2024, sette a partire dal 23 febbraio – i blucerchiati hanno realizzato 23 goal in 13 partite del girone di ritorno, contro i 24 dell’andata. Una rete in meno con ancora sei partite da giocare e la possibilità di arrivare a una media intorno ai due goal a partita.
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L’attacco è in crescita, come lo sono i goal da fuori area. Dopo i due dell’andata – Simone Giordano a Brescia e l’1-0 di Sebastiano Esposito con il Lecco – nel ritorno ne sono arrivati cinque. L’ultimo è quello di Ebrima Darboe a Palermo, ma prima c’erano stati quelli di Simone Giordano con il Cittadella, Agustin Alvarez con il Modena, Manuel De Luca con la Feralpisalò e di nuovo Darboe con il Cosenza.
Un’arma in più per una Sampdoria che, invece, non ha ancora registrato la fase difensiva. Per un attacco che cresce e con 47 goal punta al record della Serie B 2011/12 (53), c’è la terzultima difesa del campionato con ben 47 goal incassati. Meglio solo di Palermo e Lecco (60) e della Feralpisalò (51).
Con cinque reti nelle ultime cinque partite che sono un campanello d’allarme per una squadra che in solo cinque occasioni (Cosenza, Palermo e Modena all’andata, Lecco e Bari al ritorno) ha tenuto la porta inviolata.