Filippo Chiodini, rappresentante di Legance e legal advisor della Sampdoria, ha parlato della composizione negoziata e del salvataggio della società grazie a Radrizzani e Manfredi
Il processo di salvataggio della Sampdoria non è partito con l’arrivo di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, ma ha origini con l’avvio della composizione negoziata, voluta dal precedente consiglio d’amministrazione, formato da Antonio Romei, Marco Lanna, Gianni Panconi e Alberto Bosco.
I quattro sono stati affiancati dall’esperto Eugenio Bissocoli e dallo studio legale Legance, rappresentato dall’avvocato Filippo Chiodini, legal advisor della Sampdoria, che, all’edizione genovese de La Repubblica, ha spiegato, innanzitutto, l’impatto delle norme federali:
La finalità della composizione negoziata sarebbe innanzitutto di prevenzione della crisi, specie in società di calcio che hanno altre norme da rispettare come le Noif federali che hanno un impatto notevole.
Sampdoria, Chiodini: l’arrivo di Radrizzani e Manfredi
Sampdoria, l’avvocato Chiodini (Legance): un miracolo aver trovato Manfredi e Radrizzani
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Spiegando in modo più approfondito, Chiodini parla dell’aspetto che ha tenuto più sulle spine durante il processo di ristrutturazione della Sampdoria. Ovverosia il pagamento dei debiti sportivi per l’iscrizione al campionato:
Le Noif sono finalizzate ad assicurare l’equilibrio finanziario-economico delle società di calcio che normalmente sono indebitate. Il punto è che la normativa di settore impone il pagamento di una serie di debiti sportivi, che devono essere onorati per intero o in parte, pena sanzioni dalla riduzione di punti alla mancata iscrizione al campionato. Questo è stato un aspetto che nella ristrutturazione della Samp ci ha tenuto parecchio sulle spine sino all’ultimo.
Chiodini, poi, spiega quanto sia stato fondamentale trovare una struttura che consentisse di pagare i debiti sportivi entro il 30 giugno. L’avvocato di Legance parla proprio di “miracolo”. Questo è stato l’aspetto decisivo della vicenda blucerchiata che sarebbe stata più semplice se si fosse deciso prima per la composizione negoziata:
Il miracolo è stato trovare una struttura che consentisse al club di pagare i debiti sportivi entro la scadenza del 30 giugno, tutto questo prima di aver completato con l’omologa il Piano di ristrutturazione del debito. È chiaro che se il club fosse entrato in composizione negoziata prima, sarebbe stato molto più semplice. Ci sono norme di forte incentivo per anticipare l’emersione della crisi ed evitare di arrivare a una situazione in cui anche se anche le cose finiscono bene, il creditore non riesce a prendere il 100 per cento. Detto questo, credo che il 70% ai fornitori della Samp rappresenti una percentuale apprezzabili.