I leader storici delle tifoserie di Sampdoria e Genoa provano a cercare una tregua per evitare nuove restrizioni ai tifosi nelle prossime partite
L’ultima settimana è stata piuttosto turbolenta a Genova. Gli scontri tra tifosi della Sampdoria e del Genoa, iniziati il 5 maggio con i fatti di piazza Almonda, poi con la devastazione della sede degli Ultras Tito Cucchiaroni e proseguiti con i fatti di Nervi, hanno portato al divieto di trasferta a Catanzaro per i sostenitori blucerchiati.
Stando al Secolo XIX ci sarà, poi, anche il divieto per i tifosi del Genoa di andare a Roma per l’ultima in trasferta dei rossoblù. Modi, questi, per punire i tifosi ed evitare nuovi scontri. Le Autorità si sono mosse in modo deciso, dimostrando di non avere tolleranza per fatti di violenza e la cosa potrebbe avere altri strascichi. Motivo per cui sono entrati in scena i “vecchi leader”.
Sampdoria, mediazione dei leader: serve la tregua
Sampdoria, leader storici cercano la mediazione: bisogna evitare nuove restrizioni
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Il clima a Genova rimane di tensione e i leader storici di entrambe le tifoserie sono al lavoro per abbassare i toni e determinare una tregua. Questo per evitare, soprattutto, che le restrizioni colpiscano ancora le due tifoserie in moo indiscriminato, portando a settori vuoti, come quello ospiti a Catanzaro.
Il messaggio delle Autorità, che potrebbero non intervenire più se non ci saranno nuovi episodi, è stato chiaro. E starà alle tifoserie trovare una tregua per evitare che ci siano nuovi provvedimenti.