Emiliano Bonazzoli tornerà da avversario al Luigi Ferraris in occasione di Sampdoria-Lecco: i lombardi cercano i punti per la salvezza
Dopo quindici anni Emiliano Bonazzoli torna al Luigi Ferraris da avversario. L’ex attaccante della Sampdoria, che a Genova ha realizzato 27 goal in 107 partite, rimettendoci anche due legamenti crociati, è diventato allenatore del Lecco dopo sei giornate e, con lui, i lombardi hanno iniziato a volare.
Da quando Bonazzoli si è seduto in panchina, sono arrivati 15 punti in nove giornate, con tanto di aggancio alla Sampdoria a quota 16 dopo l’ultimo successo sul Bari. Al Ferraris il Lecco cerca i punti per salvarsi:
Per le vicissitudini estive la rosa è stata costruita in poco tempo, l’obiettivo è la salvezza, possibilmente tranquilla.
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Bonazzoli, per la prima volta, tornerà da avversario. Al Secolo XIX racconta dell’emozione nel ritrovare il Luigi Ferraris, uno stadio che, al netto degli infortuni, gli ha dato molto:
Non sono mai più venuto a sfidare la Samp. Non vedo l’ora, torno con grande piacere in uno stadio che mi ha dato tante gioie. Qualche gol l’ho segnato, ho giocato in A, ho provato il blasone dell’Europa e ci ho pure lasciato due legamenti crociati. Nei primi 6 mesi segnavo un gol ogni due gare, 26 anni, ero all’apice. Mi chiamavano Bombazzoli, mi piaceva. Poi speri di non infortunarti ma capita.
Di fronte avrà Andrea Pirlo, con cui ha mosso i primi passi da calciatore nella Voluntas e nel Brescia. Hanno vinto insieme il Torneo di Viareggio, ma da “grandi” non hanno mai avuto occasione di giocare insieme:
Con Andrea abbiamo giocato nella Voluntas e nel Brescia, abbiamo vinto il Viareggio, siamo stati vice-campioni d’Italia Primavera. Se facevi il movimento giusto ti metteva davanti alla porta. Spiace non aver giocato insieme tra i grandi. Come allenatore ha accettato la Juve senza paura, forte della sua esperienza mondiale, si è messo in gioco all’estero, mi piace la sua idea di calcio offensiva, la ricerca del goal con il palleggio, sapendo però variare strategia.
E questa Sampdoria dove può arrivare? Per Bonazzoli molto dipenderà anche dai rientri e dal mercato di gennaio:
Dopo aver sfidato noi sì (ride)… la B è lunga, sinora paga gli infortuni, a Brescia si è sentita l’assenza di Borini. Così come sono pesate quelle di Murru e Ferrari, con tanti giovani gli esperti in campo sono decisivi. Saranno importanti i rientri e il mercato di gennaio.