Il rapporto tra Semplici e Accardi è buono e c’è confronto costante, è l’allenatore della Sampdoria però a prendere le decisioni finali
Pietro Accardi e Leonardo Semplici sono la coppia di guide nelle cui mani c’è la sorte sportiva della Sampdoria. Il direttore sportivo e l’allenatore hanno sempre un confronto costante e lavorano in sinergia per valutare i calciatori e le migliori soluzioni da adottare partita dopo partita. Nel rispetto dei ruoli.
Lo ha ribadito prima di tutto Accardi, dicendo che non ha mai voluto imporre dall’alto le sue decisioni sul tecnico blucerchiato, per non rischiare di screditarlo davanti alla squadra. Al di là del confronto di opinioni, il direttore della Sampdoria non è mai andato, anche perché stima professionalmente Semplici. Il quale ringrazia e ricambia, ribadendo poi che le decisioni finali su chi schierare o meno, su chi tenere in rosa o meno, siano le sue:
Ringrazio il direttore delle parole, quando vai ad affrontare una stagione ci deve essere un certo tipo di feeling fra lui e l’allenatore. Lui mi ha scelto e lui mi ha voluto e sono orgoglioso di essere oggi l’allenatore della Sampdoria. Ci confrontiamo tutti i giorni su tutto, mi piace perché secondo me quattr’occhi vedono meglio di due ma poi le scelte sono del sottoscritto
Sampdoria, Semplici e il rapporto con Accardi: “Quattro occhi vedono meglio di due”
Sampdoria, Leonardo Semplici: Accardi? Confronto costante, ma faccio io le scelte
LEGGI ANCHE Verso Sudtirol-Sampdoria, Leonardo Semplici a sopresa: Altare già rientrato. E su Bereszynski…
Il confronto c’è stato chiaramente in particolare nel mese di calciomercato, quando Accardi ha dovuto cercare di soddisfare le richieste di Semplici per puntellare la squadra, dall’emergenza in difesa e in porta alla necessità di giocastori offensivi più adatti al gioco del tecnico della Sampdoria.
E il direttore sportivo ha portato a Genova 10 nuovi giocatori, che hanno soddisfatto Semplici. Un allenatore che, del resto, è stato scelto proprio da Accardi, come terzo tecnico stagionale della Sampdoria. Anche per questo, il legame di riconoscenza e stima tra i due è saldo e i due cooperano per la buona riuscita della missione risalita in classifica del club. Senza che uno provi a scavalcare l’altro nelle mansioni.