La Sampdoria riprende il campionato dopo la partita di Bolzano, che Semplici e squadra sapevano che sarebbe potuta andare così, ma sono caduti nella trappola. E in settimana c’è voluto qualche giorno per metabolizzare
La Sampdoria è tornata a vivere una vigilia di campionato, solo 5 giorni dopo la partita di Bolzano. Una delle sconfitte che, in questa stagione, ha portato più rabbia all’interno dello spogliatoio blucerchiato. Perché la squadra di Leonardo Semplici si è rovinata da sola. Danneggiandosi, tra ingenuità e sfortuna negli episodi, fino alla sconfitta per 2-1 contro il Sudtirol.
Non è facile ripartire dopo quella gara. Non lo è stato nel ritorno ai lavori in settimana e non lo sarà in campionato. Perché la Sampdoria ora trova l’avversaria più forte del campionato, il Sassuolo. Contro cui serve una prestazione al 100% delle proprie facoltà, fisiche, tecniche e mentali. Così la introduce Semplici:
Ripartiamo dalla prestazione di Bolzano dove abbiamo perso immeritatamente ma abbiamo, purtroppo, combinato tutto noi. La certezza è che se non fosse successo l’episodio del rigore non avremo perso nemmeno in nove. Il Sassuolo è una squadra senza ombra di dubbio forte ma la Sampdoria gli renderà la vita difficile. Sono convinto faremo una grande prestazione. Nonostante i ragazzi moralmente abbiano subito nei primi tre giorni la sconfitta, mi auguro ci possa far fare una prestazione di livello con voglia di riscattarsi e mettere in pratica le qualità di questa squadra
Il tecnico, in conferenza stampa, è tornato anche ad analizzare la sconfitta contro il Sudtirol. Una squadra, quella tirolese, che è allenata da Fabrizio Castori, rinomato per impostare le partite con un gioco sporco, per far innervosire gli avversari. La Sampdoria lo sapeva prima di scendere in campo al “Druso”. E infatti Semplici rivela che l’avevano anche preparata per evitare questi atteggiamenti. Quel che è successo, perciò, è inspiegabile per l’allenatore:
La mia interpretazione è che sotto quell’aspetto l’avevamo preparata. E sotto questo aspetto è ancora più grave e difficile da capire. L’avevamo detto durante la settimana e prima della partita. Si entra nella psicologia delle persone e quando si raccomandano troppe cose, succede il contrario. Mi è capitato anche in passato. E quindi è difficile concepire e capire certe situazioni. Lo sapevamo e dovevamo affrontarle nel migliore dei modi. Forse avevo caricato troppo l’evento, forse loro sentivano troppo la partita e l’importanza del risultato. Nel calcio queste cose accadono, mi auguro non succedano più. Non so se sia un momento della stagione che stiamo vivendo dove non riusciamo ad avere la serenità. Anche nelle precedenti domeniche ci eravamo fatti sentire ma in campo non andiamo noi e non è facile prevenire quello che passa nella testa dei giocatori
Sampdoria, Semplici: “Partite come quella di Bolzano non accadano più. Atteggiamenti difficili da capire”
Sampdoria, Leonardo Semplici: Bolzano? Una batosta. Eravamo preparati, ma poi…
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La mancanza della serenità è stato un leit motiv di tutta la stagione della Sampdoria. Quella serenità che, in parte almeno, pareva ritrovata dopo le vittorie contro Cosenza e Modena. Ma il nervosismo ha preso il sopravvento. E, in settimana, ci sono anche stati dei chiarimenti e confronti tra i calciatori stessi. Per far sì che queste prestazioni non avvengano più:
Quando succedono queste cose è giusto ci siano dei chiarimenti tra i giocatori e da parte mia. Quando accaduto a Bolzano mi auguro non succeda più. Nei primi due giorni li ho lasciati un po’ liberi nell’assorbire la sconfitta che a livello morale ha fatto male a tutti. Ed era giusto avere anche la consapevolezza di capire quello che avevamo combinato. Poi dopo siamo ripartiti nella maniera giusta con la voglia di far sì che queste cose non accadono più e che la squadra rimanga sempre in undici. Senza avere anche cambi obbligati
A maggior ragione, dopo una sconfitta e una prestazione come quella col Sudtirol, servirà fare una partita convincente contro il Sassuolo. Contro cui, però, non si possono commettere errori:
Servirà una partita eccellente. La partita perfetta credo che non esista. Non andranno fatti errori. È giusto guardare l’avversario ma è anche determinante mettere in pratica il nostro lavoro. Giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico e ci teniamo a fare una grande prestazione