Tra lo scarso minutaggio di Mantova e le voci di mercato, alla Sampdoria è montato il caso Coda, però Semplici fa chiarezza sulla situazione
La situazione di Massimo Coda non è cambiata. Il numero 9 della Sampdoria è ancora il bomber designato. Leonardo Semplici ha fiducia in lui, vuole puntare sull’attaccante. Ma l’esclusione dai titolari di Mantova ha sorpreso l’ambiente e i soli 5 minuti concessi al classe 1988 da parte del suo allenatore hanno fatto montare i sospetti.
Alimentati, peraltro, dalle voci di una possibile partenza sul calciomercato negli ultimi giorni, con alcune squadre come Salernitana e il suo ex club Cremonese che avrebbero fatto un sondaggio. Ma Semplici, nella conferenza stampa precedente alla partita contro il Cosenza, ha voluto chiarire quello che sta succedendo con Coda:
Quando giocava sembrava non facesse quello che doveva fare, non gioca una volta e ora deve sempre giocare. Da pare mia ci sono scelte per quello che vedo in allenamento, situazioni che è giusto valutare durante il percorso. Con me Massimo ha sempre giocato, tranne a Mantova, forse potevo dargli un turno di riposo nell’infrasettimanale di dicembre, ma ha retto il reparto quasi da solo, credo sia importante ritrovare un Coda diverso da quello che abbiamo visto e che possa ritrovare quell’apporto che tutti si aspettano da lui. Ma non è che cambia qualcosa nella mia considerazione del giocatore, io devo basare la mia formazione quello che i giocatori possono darmi più garanzie
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Non è per una partita, dice Semplici, che Massimo Coda è precipitato nelle gerarchie. A Mantova si trattava di una scelta tecnica, dopo che per mesi ha retto da solo il reparto offensivo. Anche quando, a dicembre, si sono avvicendati i turni infrasettimanali, con la Sampdoria che ha fatto molto affidamento sul suo numero 9. Anche se il suo rendimento non è stato sempre all’altezza delle aspettative, l’attaccante ha tutta la fiducia del tecnico. Che, di partita in partita, fa le sue scelte.
Non esiste, quindi, un caso Coda nella squadra blucerchiata. E questo sembra scongiurare anche una sua partenza sul calciomercato. La questione è una semplice scelta di dosaggio delle energie di un attaccante di 36 anni.