Semplici spera che la partita della Sampdoria contro il Cesena sia stata di insegnamento e vuole rialzarsi per ripagare i tifosi che ora sono delusi
La partita in casa contro il Cesena probabilmente è stata, per la Sampdoria, il punto più basso di questa stagione e, forse, della sua storia. Lo sa bene Leonardo Semplici, che dopo la gara del Ferraris non aveva parlato, lasciando posto al presidente Matteo Manfredi. Ma la sua lettura è chiara: la squadra è partita bene, meritando il vantaggio, ma poi si è inspiegabilmente sciolta. Mostrando tutte insieme le fragilità di questo campionato tormentato. Così esordisce il tecnico blucerchiato alla vigilia della trasferta di Mantova:
Spero che sia stato toccato il fondo contro il Cesena. La partita deve averci dato le convinzioni che la squadra non aveva. Siamo partiti bene per primi 20 minuti, abbiamo comandato e meritato il vantaggio, poi siamo caduti alle prime difficoltà. Doveva venir fuori ancora di più il nostro valore e forza, dovevamo esprimerci ancora meglio ma non è accaduto. Ho lavorato sotto l’aspetto della testa e della convinzione di avere le qualità. In quei momenti in cui sei in vantaggio la responsabilità, invece di diminuire, aumenta e nascono difficoltà che spesso dipendono da noi stessi e non dagli avversari. E la cosa è determinante per fare certi tipi di partite per 90 minuti. Mi auguro che da qui in avanti succeda il meno possibile
Dopo la partita col Cesena, peraltro, La Sud aveva chiesto alla squadra di non andare sotto la Gradinata, al termine di una prestazione molto deludente. Semplici ora vuole che i suoi giocatori mostrino in partita tutta l’energia che mettono negli allenamenti, anche per riconquistarsi i tifosi. Che, in settimana, sono andati a Bogliasco ad affiggere uno striscione indirizzato alla società e a parlare faccia a faccia con la squadra:
Contro il Cesena la tifoseria aveva chiesto di non andare sotto la gradinata, abbiamo fatto un cerchio finale nostro dove abbiamo parlato ma noi abbiamo grande rispetto dei tifosi. Vogliamo tornare sotto La Sud ma prima vogliamo fare prestazioni dove accontentiamo tutti. Le difficoltà le vediamo tutti, sicuramente ce n’erano e ci sono, sotto certi aspetti sta a me lavorare con decisione forza. Chiaro che i ragazzi si sentono responsabili, perché alla fine in campo scendono loro. Ma a livello di allenamento devo rimproverare poco, danno il massimo di quelle che sono le loro qualità. Non è sufficiente, tutti dobbiamo dare qualcosa in più. Ci sono situazioni chiare di assenze per via di infortuni, e quindi di adattamenti che la squadra ha dovuto avere
Sampdoria, Semplici: “Il problema è nella testa. Dispiaciuto per i tifosi che non ci saranno a Mantova”
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Semplici sembra orientato a proseguire col modulo visto contro il Cesena, il 3-4-2-1 con due trequartisti a supporto di Massimo Coda. Anche perché il problema non è tanto la disposizione tattica, quanto la mentalità:
Col modulo credo andremo avanti in linea di massima come abbiamo giocato contro il Cesena. Chiaro che vedendo la partita non credo sia una questione di modulo ma di mentalità. Se nell’arco dei novanta minuti cambiamo nettamente prestazione il problema sta lì ma lo sapevo, è una situazione che ben conoscevo quando sono arrivato qui
A proposito di riconquistare i tifosi, Semplici è dispiaciuto del fatto che non ci saranno i sampdoriani a Mantova, per via delle restrizioni confermate anche dal Tar:
Dispiace che non ci saranno i tifosi a Mantova, abbiamo bisogno della nostra gente, che ci aiuti. Il calcio deve tornare a valutar meglio alcune situano, a tornare genuino e passionale. Chiaro che quando ci sono tifoserie rivali bisogna prendere provvedimenti, ma impedire alla tifoseria di seguire la propria squadra int alcuni stadi credo che non sia bello