Al di là di infortuni, squalifiche e calciomercato, Leonardo Semplici cambia sempre aspetto alla sua Sampdoria con scelte tecniche e sperimenta formazioni diverse
Leonardo Semplici, ormai arrivato da due mesi a Genova, sta plasmando la Sampdoria sempre di più. La sta rendendo la sua Sampdoria, attraverso gli allenamenti, le tattiche e il calciomercato di gennaio. Il tecnico sta lavorando ogni giorno per dare alla squadra la sua impronta, dopo un inizio difficile, in cui ha avuto pochissimi giorni tra una gara e l’altra per trasmettere le sue idee.
Il tecnico ha sperimentato molto in questi due mesi, cambiando spesso la formazione, affidandosi a pochi punti fermi soprattutto nei momenti in cui c’era maggiore emergenza. E chiaramente molti rimaneggiamenti degli undici iniziali sono dovuti alle assenze per infortuni o squalifiche, come per i portieri oppure Melle Meulensteen in difesa. Altre volte perché gli innesti del calciomercato hanno portato giocatori nuovi. Ma ci sono dietro anche scelte tecniche ben precise che Semplici adotta di volta in volta.
Lui stesso ha detto che “Non ho un undici titolare tipo, ho una formazione tipo“. E, di volta in volta, sceglie chi può rendere meglio in base alle condizioni fisiche dei giocatori, all’avversario che si ritrova davanti, al tipo di partita che vuole fare. Semplici, eccetto le prime due partite di campionato contro Spezia e Cremonese, ha sempre modificato i suoi titolari almeno di un uomo. Compiendo scelte a volte coraggiose, che hanno più o meno pagato.
Sampdoria, Leonardo Semplici e i titolari che non ci sono: formazioni sempre diverse e tante scelte tecniche
Sampdoria, Leonardo Semplici continua a sorprendere: formazioni sempre diverse. Il focus
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Un esempio recente è il centrocampo. Contro il Cosenza, quando mancavano Alessandro Bellemo, Ebenezer Akinsanmiro e Melle Meulensteen, Leonardo Semplici ha scelto di schierare dall’inizio Gerard Yepes e Ronaldo Vieira (poi espulso), lasciando in panchina Matteo Ricci. Col Modena mancava appunto il centrocampista inglese, ma gli altri tre sono rientrati e Semplici ha confermato lo spagnolo (peraltro con la fascia da capitano), ma al suo fianco ha schierato a sorpresa l’ex Fatih Karagumruk. Preferendolo a Bellemo, che aveva praticamente sempre giocato con l’attuale tecnico.
Così come la scelta di schierare Alessandro Riccio come braccetto di sinistra della difesa a tre, preferendolo al mancino naturale Davide Veroli. Che, nelle ultime partite, aveva sempre giocato, complici le assenze del reparto arretrato. E la scelta delle scelte, dal punto di vista tecnico, fino a qui è l’esclusione di Massimo Coda dai titolari, con Mbaye Niang partito dall’inizio contro Mantova, Cosenza e Modena. Tre gare in cui sono arrivati sette punti.
E poi ci sono state soluzioni come Fabio Depaoli schierato trequartista, già sperimentato da Andrea Pirlo l’anno scorso. O l’idea di mettere anche Lorenzo Venuti braccetto di sinistra contro Spezia e Cremonese, presa in prestito da Andrea Sottil. E anche Estanis Pedrola (alla sua prova del nove) trequartista dietro Massimo Coda. Tante soluzioni che il tecnico della Sampdoria ha sperimentato e sperimenterà, potendo contare su una rosa che è piuttosto ampia e, con tutti i giocatori disponibili, potrebbe dargli un ventaglio di scelte ancora maggiore.