Semplici torna sulle ultime espulsioni di Akinsanmiro e Depaoli, che hanno complicato i piani della Sampdoria: incomprensioni e aggressività costringono il tecnico a fare cambi forzati
Il problema espulsioni, in casa Sampdoria, è concreto e all’ordine del giorno. Perché i blucerchiati sono la squadra con più rossi in Serie B, ben 7, di cui 4 nelle ultime 6 partite giocate. Un fattore che ha spesso costretto Leonardo Semplici a cambiare in corsa i suoi piani, riadattandoli al mutato contesto sfavorevole, con i blucerchiati che hanno dovuto modificare proprio il loro modo di giocare.
L’ultima espulsione, in ordine di tempo, è quella di Ebenezer Akinsanmiro, avvenuta dopo 3 minuti dal suo ingresso in campo in Sampdoria-Palermo. Un rosso ricevuto dopo un’ingenuità commessa dall’altra parte del campo, uno stop sbagliato che ha avviato il contropiede dei rosanero. Per un errore grossolano i blucerchiati si sono ritrovati in dieci uomini.
Troppe volte è successo in questa stagione, lamenta Semplici, che ritorna sull’episodio alla vigilia di Reggiana-Sampdoria:
Quando fai l’ultimo uomo devi avere una gestione di palla diversa. Non doveva essere lui lì, c’è stato un fraintendimento. Sono cose che capitano e che capiteranno, mi auguro non più alla Sampdoria. Questa cosa ha poi condizionato il risultato. Non sempre durante la gara i giocatori hanno quella lucidità e quella freddezza giusta
Sampdoria, Semplici: “Espulsione Depaoli? È il suo temperamento. Non vorrei doverlo cambiare per questi motivi”
Sampdoria, Leonardo Semplici: espulsioni Akinsanmiro e Depaoli? Siamo poco lucidi…
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Tornando più indietro nel tempo, a Bolzano, il tecnico della Sampdoria si sofferma non tanto sul doppio giallo di Alex Ferrari, arrivato per interventi di campo, quanto sull’espulsione di Fabio Depaoli. Avvenuta per via di un comportamento poco lucido e freddo, proprio quelle qualità che ogni tanto mancano ai blucerchiati secondo Semplici. Il tecnico parla soprattutto del temperamento del classe 1997, che talvolta si fa prendere da questi momenti di nervosismo:
È caratteristica sua. Domenica l’ho sostituito per questo. Il problema è che lui non aveva avuto questa sensazione. E non lo vorrei sostituire perché è a rischio squalifica, magari per un cambio tattico
Anche in questo caso, Semplici ha dovuto pensare a un cambio in corsa ma non di natura tattica, quanto disciplinare, per il timore di perdere un giocatore:
A Bolzano non l’ho fatto in tempo, son cose che non devono capitare. Poi durante la settimana, l’allenatore spinge i giocatori ad essere aggressivi e, sportivamente parlando, cattivi. C’è sempre un limite a quello che uno deve fare durante la gara