La risalita in classifica resta l’obiettivo della Sampdoria, conferma Semplici, che però non fa voli pindarici: “Mai parlato di obiettivi diversi”
La Sampdoria deve risalire la classifica. Fino a dove? Leonardo Semplici non fa promesse. Da tempo ha deciso di non farne, preferendo la pragmaticità di pensare a preparare partita dopo partita, per poi fare i conti alla fine. I blucerchiati sono artefici del loro destino, come il tecnico ha già sottolineato con il gioco delle tre buste ormai diventato di dominio pubblico in casa doriana.
Però ora la realtà dice che, a sempre meno giornate dalla fine del campionato, la Sampdoria è in zona playout. E quindi la risalita non può che partire da lì, dalla necessità di risollevarsi da una posizione pericolosa. Semplici, ancora una volta, punta sull’essere realista: i conti si fanno alla fine.
Come ho sempre detto la risalita la dobbiamo fare, ma abbiamo sempre vissuto partita dopo partita, conoscete l’ambiente meglio di me e magari dopo due partite sembrava dovessimo andare ai playoff, ne abbiamo pareggiate due e siamo rientrati nei playout. Da parte mia ci deve essere quell’equilibrio per far sì che i ragazzi capiscano l’importanza delle partite che affrontiamo singolarmente. Poi alla fine faremo i conti, tanto ora è inutile parlare di qualcosa che vedendo la classifica è improbabile però non impossibile
Ciò che è improbabile per la Sampdoria, ad ora, è puntare a qualcosa di più della salvezza. L’andamento della stagione difficilmente farebbe pensare a traguardi più ambiziosi. Ma, del resto, Semplici afferma di non aver mai parlato di altri obiettivi tranne che della generica parola “risalita”:
Parlavo sempre di risalita. Non ho mai parlato di obiettivi diversi di quelli di cui oggi parliamo. La classifica è quella, inutile fare voli pindarici o pensare a qualcosa di diverso. Poi sarà il campo che ci dirà dove siamo arrivati. Visto che ho sempre detto che pensiamo partita dopo partita, mi sembra di non aver illuso nessuno. Forse in certi momenti sono stato troppo cauto nella gestione dell’obiettivo però sono una persona concreta, non ho mai fatto promesse particolari. Mi hanno chiamato per sistemare in questo momento così difficile questa squadra a raccogliere l’obiettivo minimo che è la salvezza. E sono qui per dare forza a questo gruppo dopo tante difficoltà. Stiamo intravedendo buone cose ma dobbiamo fare qualche risultato diverso
Sampdoria, Semplici: “Obiettivo? Improbabile qualcosa più della salvezza. Punti sempre più pesanti”
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Essere pragmatici significa anche realizzare che ora manca sempre meno alla fine del campionato. E se le partite diminuiscono, al contrario i punti diventano più pesanti. E contro la Reggiana è uno degli spareggi più importanti della stagione, anche se non determinante, secondo Semplici:
Le partite hanno sempre più valore perché le partite e i punti diminuiscono. Domani non sarà determinante ma importantissimo. Da parte nostra, ripeto, c’è la consapevolezza della partita, siamo convinti di poterla fare nella maniera giusta. Questo è l’aspetto più importante: essere convinti dei propri mezzi rispettando l’avversario. Noi ne parliamo dell’avversario, sono convinto che troveremo delle difficoltà, per il valore della Reggiana, però noi siamo forti delle nostre conoscenze. I giocatori secondo me stanno acquisendo una mentalità giusta per il campionato e per indossare la maglia della Sampdoria
Da Reggio Emilia dovrà partire necessariamente la risalita della Sampdoria. Quella che Semplici ha chiesto fin dal suo arrivo, senza però voler alzare troppo l’asticella, senza fare promesse. Ad ora puntare a qualcosa di più, come ha detto il tecnico, è improbabile.