Alla messa in ricordo di Vialli, a Cremona, Fausto Salsano e Attilio Lombardo parlano dell’ex Sampdoria. Ecco cosa hanno detto.
A Cremona tanti gli amici di Luca Vialli presenti alla messa in suo ricordo. Da Roberto Bettega, a Angelo Peruzzi e Ciro Ferrara. Passando per Alessio Tacchinardi, Gianluca Pessotto, Moreno Torricelli, Gianluca Pagliuca, Chicco Evani e Attilio Lombardo, C’erano anche Fabrizio Ravanelli, Marco Branca, Fausto Salsano, Michele Padovano e Pietro Vierchowod.
La famiglia Vialli è arrivata intorno alle 18, poco prima dell’inizio della messa e ha preso posto alla destra dell’altare. Ma ci sono anche le testimonianze di chi ha conosciuto l’ex Sampdoria. Come quelle di Attilio Lombardo, insieme hanno giocato in blucerchiato e in bianconero.
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Luca era tutto. Non solo per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, ma anche per la forza e il coraggio che ha avuto nella malattia. Nel modo in cui ha inculcato alla gente che non bisogna mai smettere di mollare. Luca deve essere solo un esempio per tutti.
L’avevo sentito al telefono il 29 dicembre insieme a Mancini, che era andato a Londra a trovarlo. Si sentiva che era stanco ma era riuscito lo stesso ad essere simpatico.
Parole a cui fanno eco quelle di Fausto Salsano.
Noi eravamo fratelli. Anche quando ci parlavamo c’era qualcosa che ci legava ed è difficile pensare che Luca non ci sia. Quando diceva qualcosa era sempre importante, il suo spessore era grande. Quando lo ascoltavamo rimanevamo sempre con la bocca aperta.