Il riscatto della Sampdoria deve passare anche per il miglioramento dell’area scouting: il solo Lorenzo Giani, seppur espertissimo, non basta…
Il calciomercato della Sampdoria, finora, non ha dato i frutti sperati. Gli acquisti più importanti, come Matteo Ricci e Fabio Borini, non hanno reso secondo le aspettative, mentre continua a sentirsi la mancanza di una punta e di un difensore, soprattutto dopo l’infortunio di Alex Ferrari.
I blucerchiati, però, devono risalire la classifica e, in assenza della possibilità di fare grandi investimenti, questo almeno per questa stagione, dovranno fare di necessità virtù. Anche perché la salvezza societaria, arrivata in modo definitivo con l’omologa del piano di ristrutturazione del debito, passa anche da quella sportiva.
Sampdoria, l’area scouting deve fare un passo in più…
Sampdoria, Lorenzo Giani non basta: area scouting poco competitiva…
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La Sampdoria al momento si trova penultima e, come scritto da La Repubblica, le società si basano sul risultato sportivo e sul player trading. Questi sono i modi in cui aumentare i ricavi. Il primo è condizionato dalla classifica – negativa – il secondo anche allo scouting. Ovverosia acquistare giocatori a basso costo e rivenderli dopo che il loro prezzo è salito.
Per questo motivo i blucerchiati hanno ingaggiato un esperto come Lorenzo Giani, dieci anni alla Juventus e due al Tottenham. Un uomo esperto nello scouting che, però, deve fare i conti con un’area in cui la Sampdoria è ancora troppo poco competitiva. Serve migliorare nella scoperta dei giovani talenti, come succedeva qualche anno fa, quando dalla Sampdoria passavano alcuni tra i migliori giocatori del campionato (Skriniar, Andersen, Torreira…).