Il settore giovanile della Sampdoria vive un momento d’oro, Invernizzi orgoglioso del nuovo corso inaugurato. Ma per un valido progetto la parola d’ordine è continuità.
Nell’attesa del derby dei grandi, in casa Sampdoria hanno potuto gioire doppiamente grazie al settore giovanile. Sia la Primavera di Felice Tufano sia l’Under 17 di Erminio Russo hanno vinto le rispettive stracittadine contro il Genoa, rimarcando così il momento davvero positivo che sta vivendo il vivaio blucerchiato. Un momento di cui il responsabile del settore giovanile, Giovanni Invernizzi, non può che dirsi orgoglioso.
E’ proprio l’ex giocatore della Sampdoria, ora numero uno delle giovanili, che parlando ai taccuini di Repubblica rivendica il successo nei derby e in generale nei risultati del movimento: “Abbiamo vinto con merito, devono darci fiducia“. Fiducia che merita e chiede chi ha dimostrato di saper lavorare bene coi giovani, come Invernizzi ormai ha imparato a fare in tutti questi anni di esperienza. Lui che era già responsabile del settore giovanile della Sampdoria, prima che l’anno scorso partisse alla volta di Spezia. Agli aquilotti è rimasto però una stagione sola, per poi tornare a casa in blucerchiato in uno scambio sospetto con Riccardo Pecini. E ha potuto riprendere da dove aveva lasciato.
Inevitabile però che questa discontinuità nell’organigramma, che ultimamente ha visto cambiare guida ogni anno, abbia influito negativamente sul settore giovanile della Sampdoria. E in primis lo sa benissimo Invernizzi, che ha capito quanto, per le giovanili di una squadra, sia fondamentale un progetto che si fondi sulla continuità.
Settore giovanile Sampdoria, Invernizzi: “Serve progetto di almeno cinque anni”
Sampdoria, l’orgoglio di Invernizzi e del suo settore giovanile
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Il segreto che sta dietro il buon funzionamento di un settore giovanile è proprio il lavoro continuativo, programmato e senza troppi stravolgimenti. Questo è ciò che sta provando a fare Invernizzi con la sua Sampdoria:
Nel settore giovanile serve continuità nelle persone e nella programmazione. Fondamentale è anche l’interazione con la prima squadra. Un ciclo deve durare almeno cinque anni, bisogna prevedere costi e investimenti. L’attaccamento? Prima la competenza, ma può diventare la ciliegina sulla torta
Nel lavoro sulla “cantera”, il responsabile del settore giovanile della Sampdoria richiama anche l’importanza di far sentire la presenza sul territorio, per scovare talenti anche in Liguria:
E’ fondamentale avere rapporti di collaborazione pure con realtà non affiliate. Essere presenti in modo capillare sul territorio, soprattutto in Liguria, sviluppando lo scouting. Si può riuscire anche in condizioni non facili. Oltre a Simone Trimboli, già aggregato, non dimentichiamo Simone Giordano, attualmente al Piacenza in Serie C, due gioielli genovesi e cresciuti in casa
I risultati della continuità impressa da Invernizzi cominciano intanto a farsi vedere. La Primavera di Tufano, quasi campionessa l’anno scorso ma alle prese con un inevitabile cambio generazionale, sta piano piano rialzando la testa in classifica. L’Under 17 della Sampdoria invece si conferma prima nel suo girone, mentre Filippo Calixte Mane (della Primavera) e il baby prodigio Lorenzo Conte sono stati convocati in nazionale.