Massimo Coda non ha mai avuto problemi muscolari rilevanti: l’ultimo infortunio dell’attaccante della Sampdoria invita, però, alla prudenza
Gli esami strumentali a cui si è sottoposto Massimo Coda hanno confermato lo stiramento che si temeva nei giorni immediatamente successivi alla trasferta di Pisa. Il centravanti si era fermato al 24′ del primo tempo, con il forte sospetto di una lesione muscolare resa certa, poi, dalla risonanza svolta nella mattinata di mercoledì 13 novembre.
Lesione, per fortuna, non grave, al flessore della coscia destra, che dovrebbe far tornare in campo l’attaccante tra tre o quattro settimane, intorno, quindi, alle sfide con Sassuolo (8 dicembre) e Spezia (14 dicembre). Prevarrà cautela, però, anche perché l’ultima volta Coda aveva avuto una ricaduta.
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Al netto dei 36 anni appena compiuti, Coda è sempre stato integro e l’ultimo infortunio risale al 7 novembre 2021. Ma proprio quest’ultimo, come scrive l’edizione genovese de La Repubblica, suggerisce cautela. Ai tempi il centravanti giocava al Lecce e si era fermato durante una partita con il Parma (dove fece tripletta), per poi tornare in gruppo poco prima della partita con il Frosinone del 20 novembre. Entrò, giocò mezzora e si procurò un’elongazione all’adduttore della coscia destra.
Saltò la partita con la Ternana, poi giocò 21 minuti con la Spal, 43 da titolare con la Reggina prima di fermarsi ancora, questa volta per una lesione all’adduttore lungo della coscia destra. Non giocò con il Pisa, ma fruttò la sosta dall’11 dicembre al 16 gennaio per rimettersi in sesto e giocare 27 minuti con il Pordenone, prima di rientrare, da titolare, il 23 gennaio con la Cremonese.
Ebbe, quindi, una doppia ricduta che, essendo anche passati tre anni, deve invitare lo staff medico alla prudenza, senza correre il rischio di affrettare il recupero.