Per che caso c’è una maledizione contro la Sampdoria? Che sia di Pirlo, di Sottil o di Semplici non cambia mai niente: chi indossa la nostra maglia smette di giocare a calcio…
Segno X. Ancora segno X, X e ancora X. Solo X, nuovamente X. E sempre X. E infine X. Sono 8 complessivi le partite finite in parità nella gestione di Leonardo Semplici. Una malattia grave la pareggite se giochi il campionato di Serie BKT da cui sembra impossibile guarire. Otto su tredici partite con Leo seduto in panca sono finite con un punto a testa. Così si va poco lontani. E come scrivono quelli bravissimi l’andatura di questa Sampdoria soffoca sul nascere qualunque piccolo grande sogno di rimonta.
Lasciamo perdere i playoff, anche se personalmente continuo a credere che le tre squadre costruite in due anni di gestione Gestio Capital (una da Radrizzani-Legrottaglie e Mancini jr, le altre due nella stessa identica stagione da Pietro Accardi) siano più forti di quello che abbiamo visto fino a oggi. Più forti e di tanto. Allora, e me lo dico per primo davanti allo specchio, pensiamo a evitare i playout, a salvarci e di corsa. Poi tiremo un’altra bella X. Spero su tante cose…
Ma così salvarsi è dura. Anzi durissima. Pareggio con un Sassuolo in modalità vacanza a Genova. Pareggio con un Bari che ha come obiettivo massimo quello di fare una gara di playoff per un bell’incasso. E pareggio con il Palermo che sceicco o no sta messo quasi peggio di noi. Tre pareggi, tre inutili punti.
Lo dice la classifica. Quella che ci vede sempre lì in fondo. Sempre laggiù a lottare per qualcosa che non ci appartiene. A differenza di altri. Siano li per colpe nostre. Prima e dopo la seconda rivoluzione di Pietro Accardi. Tutto sbagliato prima, tutto da far crescere oggi secondo gli intenditori sul divano di casa. L’unica grande differenza? Il carattere. La qualità di qualche giocatore. Ma a quanto pare ancora troppo poco per provare a sorridere con piacere.
Poi c’è chi punta il dito contro un allenatore diverso da Sottil ma troppo Semplici per cercare qualcosa di diverso. Di nuovo. Io continuo a non capire perchè non si sia richiamato Andrea Pirlo. Ma intanto a domanda non c’è una risposta seria.
Sampdoria, sembra esserci una maledizione per chi arriva a Genova…
Sampdoria, ma per che caso c’è una maledizione contro di noi?
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Che sia una stagione balorda lo si capisce dai cartellini gialli (67) che spesso per noi diventano rosso sangue (7 le nostre espulsioni, nessuno in B ha fatto peggio. Troppo spesso. E poi, spesso, se pagano anche le conseguenze. Perché poi sono tre le gare che sei costretto a giocare con un uomo in meno (nelle ultime sei). Precisamente Cosenza, Sudtirol e Palermo. Non sempre perdi ma di sicuro non vinciamo… E a noi serve quello. Solo quello, vincere. A cominciare da Reggio Emilia.
E che sia balorda basta guardarsi in giro: De Luca che gioca e continua a segnare, Barreca che fa un eurogoal, La Gumina che bene o male fa la differenza a Cesena. Senza dimenticare Verre che a Palermo fa il titolare per davvero. E scusate se mi fermo qui.
Sembra che a Genova ci sia una maledizione. Chi viene a giocare nella Sampdoria smetta di giocare a calcio, si perda con facilità. Troppa… Ecco cominciamo a chiederci il perché. A farci qualche domanda. Poi troviamo una soluzione. In fretta…