Roberto Mancini ha parlato delle tristi vicende extra-campo del suo 2022: dalla scomparsa di Mihajlovic alla malattia di Vialli, suo gemello alla Sampdoria e non solo
Non è stato un 2022 facile per il C.T. della Nazionale Roberto Mancini: dal punto di vista sportivo e, soprattutto, dal punto di vista morale. Sul campo c’è stata l’Italia che ha perso l’occasione di andare al Mondiale in Qatar, mentre fuori dal campo Bobby Goal ha dovuto fare i conti con la situazione di Gianluca Vialli e con la morte dell’amico fraterno Sinisa Mihajlovic.
Due eventi ravvicinati che fanno male, più di qualsiasi sconfitta. La scomparsa di Sinisa ha lasciato un vuoto, mentre il ritorno della malattia ha costretto Luca, il suo gemello ai tempi della Sampdoria, a lasciare la Nazionale per concentrarsi sulla cura nella clinica di Londra.
Sampdoria, il 2022 complicato di Roberto Mancini
Sampdoria, Mancini triste per Mihajlovic e Vialli…
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A La Gazzetta dello Sport, Mancini ha parlato, nell’analisi del suo 2022, delle vicende che hanno coinvolti i suoi due amici. Vicende che vanno ben oltre il calcio giocato e a cui, a differenza di quelle sportive, non si rimedia con la partita successiva:
Se n’è andato un 2022 triste, per me molto triste: la morte di Sinisa, la malattia di Gianluca. Queste sono le cose che pesano sul cuore: quelle per le quali non puoi fare nulla. Dopo una delusione sportiva, invece, si può sempre rimediare.
La speranza, ora, è che Vialli possa sconfiggere nuovamente questa fase più acuta della sua malattia e tornare al fianco di Bobby Goal per le qualificazioni agli Europei del 2024.