Con l’omologa al piano di ristrutturazione del debito Radrizzani e Manfredi potranno proseguire con gli aumenti di capitale per la Sampdoria ed escludere Ferrero
Il 12 ottobre potrebbe essere un giorno molto importante per la Sampdoria. Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, dovrebbe essere la data dell’omologa da parte del Tribunale di Genova del piano di ristrutturazione del debito presentato dalla società di Corte Lambruschini.
La data limite per eventuali opposizioni era l’11 settembre. Nessuno le ha presentate e così il Tribunale ha potuto accelerare il processo, comprendendo a pieno il grande lavoro fatto dal precedente Cda, ovverosia da Marco Lanna, ancora presidente, Antonio Romei, Gianni Panconi e Alberto Bosco. Con il supporto dell’esperto avvocato Eugenio Bissocoli, che ha affiancato il Consiglio nella fase di composizione negoziata.
Sampdoria, previsti 30 milioni da Radrizzani e Manfredi
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Sarà una data importante perché consentirà ad Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, gli imprenditori che hanno salvato la Sampdoria, di procedere con gli aumenti di capitale previsti senza correre il rischio – come riporta l’edizione genovese de La Repubblica – di incorrere in revocatorie.
La cifra totale entro la fine del 2023 dovrebbe essere di 30 milioni, che diminuirebbero in modo importante la presenza azionaria di Massimo Ferrero il quale, tramite la Sport Spettacolo Holding, ha ancora il 48% delle azioni della Sampdoria. Il 52 – circa – è in mano alla Blucerchiati, società controllata al 100% dalla Gestio Capital di Matteo Manfredi.