Gabbiadini ritorna sul suo addio alla Sampdoria e racconta che non sarebbe voluto andare via da Genova e anche Pirlo ha provato a trattenerlo fino all’ultimo
Quella tra Manolo Gabbiadini e la Sampdoria è sempre stata una storia d’amore. E tra i due ancora c’è sentimento, seppure si siano dovuti allontanare nell’estate 2023. Uno di quei sacrifici che si fanno solo da innamorati, come è stato per l’attaccante che ha vestito per 6 stagioni, divise in due avventure diverse, la maglia blucerchiata.
Perché Gabbiadini sarebbe voluto rimanere a Genova. Non avrebbe voluto lasciare il club con cui ha il record di presenze (177, condite da 52 goal), per cui ha sempre provato grande attaccamento. Ma ha dovuto farlo per ragioni superiori. A raccontarlo è stato lui stesso, in un’intervista a Cronache di Spogliatoio:
Mi è dispiaciuto lasciare la Samp dopo la retrocessione e quell’anno così difficile per tutti. Pirlo aveva provato a tenermi, ma il club era stato chiaro. Dovevano far quadrare i conti ed è andata così. Ma non ho rimpianti. Ho sempre messo la Samp davanti a tutto e ho tanti bei ricordi. Li ringrazierò sempre
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Nell’estate 2023 c’era stato il salvataggio miracoloso della Sampdoria e la nuova proprietà, targata Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, si era trovata davanti una montagna di debiti da fronteggiare. Il lato tecnico, quindi, doveva passare inevitabilmente in secondo piano, almeno all’inizio. Prima serviva rimettere in piedi una società a pezzi, per poi guardare alla competitività della rosa.
Così Gabbiadini ha dovuto sacrificarsi. E anche Andrea Pirlo, arrivato proprio dopo il salvataggio societario, ha dovuto cedere. L’ex allenatore non avrebbe voluto privarsi di uno degli attaccanti più importanti che aveva in squadra, che per la Serie B sarebbe stato un lusso. Il classe 1991, infatti, ha svolto tutta la preparazione estiva a Livigno, giocando praticamente ogni amichevole. Poi, però, il 29 luglio ha dovuto compiere la scelta difficile. Una scelta di vita, per il bene della Sampdoria.
Così ha deciso di accettare la ricca proposta dell’Al Nasr Dubai, Emirati Arabi Uniti, che gli ha fatto firmare un contratto fino al 2026 al doppio di quanto percepiva a Genova. Così da alleggerire il monte ingaggi della Sampdoria di uno stipendio oneroso come il suo e poter andare avanti col risanamento aziendale. Ora la sua carriera ha svoltato, si è ritrovato al centro di un progetto in una realtà nuova, ma non dimentica la società blucerchiata, per la quale ha fatto un sacrificio che, a detta sua, nemmeno gli pesa. Perché per amore, ogni tanto, bisogna saper lasciar andare.