Sampdoria, Manuel De Luca può tornare al Chievo Verona: si attende la decisione del Consiglio di Stato. La situazione
Sarebbe la classica tegola che ti cade in testa quando meno te l’aspetti. Manuel De Luca, attaccante blucerchiato che ha giocato l’ultima stagione facendo benissimo a Perugia in serie B, potrebbe clamorosamente tornare al Chievo Verona.
Già, perchè l’attaccante bolzanino si era svincolato dai “Mussi volanti” nell’estate 2021 dopo che il Chievo non era stato ammesso alla serie B (Confermata la decisione della Covisoc per il Chievo; Chievo escluso dalla serie B: gli scenari di mercato dopo la decisione del TAR Lazio) per non aver rispettato le scadenze fiscali. Ma la vicenda è davvero intricata. E soprattutto il patron Luca Campedelli sta lottando come un leone perchè ritiene di avere subito un’ingiustizia. E ha chiesto 140 milioni di euro di risarcimento, compresa la restitutzione della licenza per la serie B e il ripristino dei vincoli sui calciatori, tra cui appunto, Manuel De Luca.
Dopo aver esaurito tutti i gradi della giustizia sportiva, Campedelli ha fatto ricorso al TAR Lazio. Che gli ha dato ancora torto. Ma c’è ancora l’ultimo grado di giudizio e il Consiglio di Stato ha fissato l’udienza cautelare per il 23 giugno (decreto cautelare Chievo Verona).
Sampdoria, Manuel De Luca può tornare al Chievo Verona: si attende la decisione del Consiglio di Stato. La situazione
Sampdoria, Manuel De Luca può tornare al Chievo Verona: si attende la decisione del Consiglio di Stato. La situazione
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Come spiega in maniera chiara Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera:
A farla corta, come sottolinea il legale della società gialloblu, l’ultimo decreto firmato dal presidente della V Sezione Luciano Barra Caracciolo il 7 giugno scorso, benché il linguaggio sia complicato e «benché giustamente abbia riservato al Collegio la valutazione del fumus boni iuris (…) evidentemente suppone che qualcosa di grave non torni nel castello di sabbia costruito dall’amministrazione resistente per nascondere la semplice verità». Insomma, finalmente si vede il tentativo di capire come è andata. Lasciando spazio, ed era ora, a una sentenza che potrebbe fare chiarezza e al limite restituire al Chievo non solo l’onore ma addirittura il patrimonio della società calcistica a partire dalla proprietà dei cartellini dei giocatori (importantissima per chi negli anni ha investito larga parte dei suoi bilanci sui vivai) valutata almeno una cinquantina di milioni.
Ma il legale del patron clivense Luca Campedelli, ha sollevato una questione relativa al conflitto di interessi di tre dei cinque giudici della Quinta Sezione del Consiglio di Stato che dovrà decidere sul ricorso del Chievo.
Si tratta in fatti di magistrati amministrativi che sono anche giudici sportivi che hanno già deciso contro il Chievo Verona nel 2021. Lo spiega sempre Gian Antonio Stella, citando il collega Sergio Rizzo che ha posto la questione anche sul quotidiano MF-MilanoFinanza: