Il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi ha rilasciato alcune dichiarazioni senza tralasciare l’obiettivo Serie A dei liguri…
La Sampdoria ha conquistato la quarta vittoria nelle ultime cinque partite di Serie B, questi risultati hanno permesso al club ligure di salire dalla 15^ alla 7^ posizione in cadetteria. Questo vuol dire che per la prima volta in stagione i blucerchiati sono in zona play-off.
Il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio, ecco alcuni passaggi:
La Sampdoria ha l’ambizione e la precisa volontà di salire in Serie A. Se affogherà senza la promozione? Abbiamo fatto un piano budget considerando anche lo scenario peggiore, ma naturalmente l’obiettivo è un altro
Le parole del numero uno blucerchiato
Sampdoria, Matteo Manfredi: cosa succede senza Serie A? La risposta fa sperare
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Su Pietro Accardi, e sul motivo che lo ha portato a sceglierlo:
Mi sono reso conto della necessità di avere accanto un uomo moderno, ma dal sapore antico e che avesse maggiore esperienza nel calcio: per questo ho scelto Pietro Accardi
Come gestisce la società:
Ho una discreta mania del controllo. Ho bisogno di una persona che porti la voce della proprietà. Quando riesco, compatibilmente con il lavoro, vado ad allenamenti e partite
Ecco invece cosa ha detto il presidente sul modus operandi da adottare nel futuro:
Il passo fondamentale per il calcio è diventare gestibile nel medio-lungo termine: lì scardini tutto. So che sembra una chimera, ma ci voglio provare. Credo che la prospettiva delle quote a dei giocatori allenatori e dirigenti, come fanno al Como o in altre realtà all’estero, sia un passaggio da fare
Alcuni esempi di gestione economicamente sostenibile:
Serve un cambiamento di mentalità. Un esempio virtuoso è l’Atalanta di Luca Percassi, il quale presidia Zingonia e lavora con Tony D’Amico. Ci sono anche Napoli, Torino e Lazio dove ci sono dei presidenti che fanno sentire la loro impronta
Queste le parole del numero uno della Sampdoria, il quale deve comunque fare i conti con la brutta gestione economica di Massimo Ferrero. Archiviata dal punto di vista legale, ma da quello economico solo in questa stagione la proprietà ha avuto maggiore libertà. Staremo a vedere se la volontà di un calcio sostenibile verrà applicata davvero, oppure no.