L’azionista di maggioranza della Sampdoria, Matteo Manfredi ha finalmente rotto il silenzio e parlato del futuro. Ora tocca a Pirlo…
Meglio tardi che mai… non so quante risposte concrete abbia dato Matteo Manfredi ai Sampdoriani ma di sicuro, aprire i microfoni, è stata la cosa giusta da fare per rasserenare i tifosi sul futuro che attende la Sampdoria. Bravo e astuto a “dribblare l’avversario” nelle domande un po’ più dirette, il patron blucerchiato ha comunque dato voce a una società, fin qui, troppo silente.
Azioni di disturbo? Che Massimo Ferrero avesse lasciato solo macerie è un dato di fatto anche troppo lampante… per i più “attenti” era chiaro, con largo anticipo già nel giugno del 2014, ma questo è un piccolo e insignificante dettaglio sfuggito solo a tifosi stanchi della compostezza di proprietà piatte e noiose e a filtri di controllo accurati e attenti a garantire un futuro sereno e radioso. Un cane che si morde la coda insomma…
Ma torniamo ad oggi e a quel bisogno primario e vitale che l’ambiente blucerchiato aveva bisogno di respirare. Chiarezza. Educazione. Responsabilità. Se solo Manfredi avesse saputo di quanta sete di sobrietà e normalità avesse bisogno questa tifoseria, sicuramente non ci avrebbe fatto attendere tanto.
Eh sì, perché al di là di quanto detto e spiegato, la cosa fondamentale era quella di potersi identificare, finalmente senza vergogna, in un viso e in una voce amica. Era ora! Peccato solo per i tempi di attesa che hanno accompagnato un campionato fatto, fin qui, di saliscendi. Degno delle peggiori montagne russe.
Sampdoria, da Matteo Manfredi ad Andrea Pirlo…
Sampdoria, Matteo Manfredi era l’ora. E ora tocca a Pirlo…
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E infatti il sabato blucerchiato non è stato solo comunicazione… in campo la Samp ha combattuto contro avversario e propri limiti come un leone, e a me personalmente, questa cosa commuove sempre. Una squadra che non si arrende mai, che lotta con i denti sino all’ultimo secondo, un gruppo che gioisce e soffre all’unisono con i tempi perfetti dell’orchestra di Sanremo. Peccato che il nostro Vessicchio spesso agisca con scelte che lasciano alquanto desiderare…
Che Andrea Pirlo sia un ottimo condottiero non c’è dubbio; il gruppo è tutto con lui e fa quadrato ma è altrettanto evidente che in quanto a mosse di scacchi, qualche lezione debba ancora prenderla. In attesa dei progressi del mister (si scherza eh… ma non troppo) speriamo nel rientro degli infortunati perché, parere condivisibile o meno, secondo me questa Samp al completo può davvero temere pochi rivali.
C’è un campionato ancora tutto da scrivere, con i piedi per terra ma senza perdere l’ottimismo e l’entusiasmo, con un occhio precauzionale rivolto al basso e uno speranzoso rivolto all’alto. I playoff sono un sogno… ma non sempre i sogni sono destinati a restare chiusi a chiave nei cassetti…