Emerge di nuovo un retroscena legato al super boss Matteo Messina Denaro e la Sampdoria e una partita importantissima con il Palermo.
Tutta Italia, e non solo, parla dell’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro. Un arresto lungo trent’anni, che il boss mafioso ha passato in latitanza. Ora che però è stato assicurato alla giustizia, spunta nuovamente un retroscena clamoroso. Un retroscena vede in certo senso coinvolta anche la Sampdoria.
Al numero uno di Cosa Nostra il calcio a dire il vero non è mai piaciuto. Eppure nel 2010 era presente allo stadio Barbera di Palermo, per la partita tra i rosanero e i blucerchiati. Scontro diretto per un posto Champions, della penultima giornata di campionato. Alla fine sarà la Sampdoria a festeggiare, bastò un pareggio. Un 1-1grazie ai due rigori trasformati da Miccoli e Pazzini.
Sampdoria, il retroscena su Matteo Messina Denaro
Sampdoria, Matteo Messina Denaro spettatore con il Palermo. La storia
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Più di 35.000 tifosi sugli spalti, però. E tra questi avrebbe dovuto esserci proprio Matteo Messina Denaro. Che già all’epoca, era il più ricercato d’Italia dalla forze dell’ordine. A quattro anni dall’arresto di Bernardo Provenzano. Questo è quanto confidato ai Ros, pochi mesi dopo quella partita, da un pentito.
Se ne parlò molto anche tanti anni fa. Inoltre sempre la stessa fonte riportò come il match fu solo un pretesto. Nel giorno di Palermo-Sampdoria si sarebbe tenuta una riunione con alcuni mafiosi palermitani, alla quale il boss avrebbe partecipato assistendo pure al match di campionato. Un meeting in cui si sarebbe discusso della possibilità di una nuova fase stragista, tra chi voleva un nuovo corso di Cosa Nostra e chi proponeva nuovi attentati in Sicilia. Ma questo scenario non piacque al super boss, che si oppose a questa eventualità.
La partita tra Sampdoria e Palermo, come detto, si giocò al Barbera. Il 9 maggio 2010 e metteva una davanti all’altra le due sorprese del campionato, pronte a giocarsi un post nell’Europa che conta. Con gli ospiti, i blucerchiati, che vantavano due punti di vantaggio sugli inseguitori, i rosanero. Miccoli, Pastore e Cavani da una parte. Cassano e Pazzini dall’altra.
Finì 1-1, e punti di distanza rimasero 2 anche al termine dei 90′ di gioco. Il Palermo sbagliò un gol clamoroso a porta vuota nel finale e col successo sul Napoli all’ultima giornata, furono i liguri a staccare il pass per i preliminari di Champions, persi contro il Werder Brema.