Matteo Monforte, autore, comico e scrittore tifosissimo della Sampdoria, è tornato sulla contestazione a Ferrero avvenuta al Ferraris…
La contestazione a Massimo Ferrero, durante la sfida tra Sampdoria e Spezia, ha interrotto il match per qualche minuto, a causa dei fumogeni lanciati sul terreno di gioco. Una mossa, quella dei tifosi blucerchiati, che ha diviso in due il mondo Samp tra coloro che approvano e capiscono la loro rabbia e chi invece ha storto il naso.
Ha preso una posizione netta anche Matteo Monforte. L’autore, comico e scrittore, tifoso dei colori più belli del mondo, ha espresso il suo punto di vista sulle pagine de Il Secolo XIX.
Matteo Monforte: chi critica Garrone è lo stesso che si fidava di Ferrero…
Sampdoria, Matteo Monforte: Ferrero da contestare già 9 anni fa
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Matteo Monforte, nel suo editoriale, inquadra perfettamente la spaccatura sopra descritta, schierandosi completamente a favore della contestazione. La quale però, secondo lo scrittore, avrebbe dovuto già iniziare 9 anni fa…
Per quanto riguarda il lancio di fumogeni in campo da parte della Sud (del tutto privo di pericoli) e la relativa interruzione della partita per una manciata di minuti, come atto di contestazione verso Ferrero, posso solo dire – a tutti coloro che hanno storto il naso con i loro retorici “bravi, belin, e la multa chi la paga?”; “bravi, complimenti, ora ci vietano le trasferte!”; “ma complimenti! Ci manca solo che perdiamo a tavolino!” – che, a mio modesto parere, forse, andava fatto molto prima e che gli striscioni di disappunto avrebbero dovuto campeggiare in gradinata da quel fatidico giugno 2014
Penso seriamente che TUTTI i tifosi avrebbero dovuto contestare il passaggio di proprietà e la relativa nuova presidenza DAL PRIMO ISTANTE, dall’attimo dopo l’annuncio. Che era palese che tipo di personaggio ci veniva presentato come nuovo presidente della Sampdoria, d’altronde sarebbe bastato soltanto informarsi online per averne delucidazioni
Io, da parte mia, esco da questa storia con il terrore che la Sampdoria debba guardarsi in futuro anche da quei tifosi che oggi, lamentandosi del comportamento di allora della famiglia Garrone-Mondini, dimenticano però di aver fatto esattamente la stessa cosa fidandosi di Ferrero.