L’analisi di Maurizio Michieli sulle colpe della Sampdoria: si comincia dalla società e dal troppo potere dato a Pietro Accardi
A otto giornate dalla fine del campionato la Sampdoria è coinvolta nella lotta per non retrocedere in Serie C. Sembrava impensabile a inizio anno, ma la classifica dice questo. I blucerchiati sono sedicesimi con 32 punti, gli stessi della Reggiana, a +1 sul Brescia e ad appena +2 su Mantova e Salernitana terzultimo e penultima.
Maurizio Michieli ha analizzato le colpe di questa stagione storta, cominciando dalla società. Cosa possono fre i piani alti della Sampdoria? Innanzitutto – afferma – un po’ autocritica. Oltre alla prima squadra, infatti, ci sono problemi con la Primavera, che sembra destinata alla retrocessione, e con le Women, ultime in classifica. Bisogna capire dove migliorare.
Sampdoria, le colpe della società per Michieli: da notare anche il caso Spinoso
Sampdoria, Maurizio Michieli e gli errori della società: troppo potere a Pietro Accardi. E Alessandro Messina…
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L’attuale sistema non sta funzionando. Manca un direttore generale e l’aver delegato molto potere alla figura di Pietro Accardi non si sta rivelando una scelta vincente, come afferma su Telenord:
L’avere affidato le “chiavi” del club a un direttore generale (oggi lo chiamano board advisor) del tutto inesperto come Alessandro Messina (persona sicuramente degnissima e in futuro manager top) non sembra essere il massimo, così come (e potrebbe essere l’effetto della prima scelta) l’avere delegato “troppo” potere a Pietro Accardi (non perché non sia capace, ma perché pure lui è in formazione e la stessa proprietà è novizia nel calcio).
C’è troppa improvvisazione. A dimostrarlo, secondo Michieli, è il caso di Francesco Spinoso, per cui vi linkiamo gli articoli qui sotto per ricostruire la vicenda. Quanto accaduto con il presidente del collegio sindacle colpisce. Per le modalità e per il fatto che lo stesso Spinoso si sia sentito libero di poter rispondere ai tifosi:
Che ci sia improvvisazione, pur non volendolo, nella conduzione del club lo dimostra il caso di Francesco Spinoso, il presidente del collegio sindacale della società blucerchiata che si è “permesso” a titolo personale di rispondere ai tifosi sui social in merito a investimenti, responsabilità, risultati. Colpisce il fatto che si sia sentito libero di potersi prendere questa totale libertà. Colpisce il fatto che un professionista non abbia agito da professionista. Colpisce, appunto, che un “dettaglio” così importante sia sfuggito al controllo del management e una persona che si occupa di conti abbia potuto “istigare” indirettamente la gente a prendersela con i calciatori (almeno così è sembrato dal tono del suo commento). Queste cose non devono accadere in una società che si rispetti e la Sampdoria merita totale rispetto. I dettagli, le sfumature fanno la differenza anche laddove non sembra.
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