Maurizio Michieli, giornalista esperto delle situazioni di casa Sampdoria, critica l’assenza di un direttore generale: Pietro Accardi non può fare tutto
La crisi della Sampdoria non conosce fine. I blucerchiati, con la partita di Reggio Emilia contro il Sassuolo, son arrivati alla sconfitta numero 109 in cinque anni su 221 partite giocate. Un dato che, secondo Maurizio Michieli, prescinde da proprietà e allenatori.
L’augurio del giornalista è che il tecnico dopo l’esonero di Sottil sia pragmatico, uno che bada ai risultati, anche perché gli investimenti, con Pietro Accardi in primis, sono stati tanti:
La Sampdoria ha perso 109 partite su 221 giocate, a prescindere dalla proprietà e dagli allenatori. C’è una crisi molto profonda probabilmente mai affrontata alla radice. Mi auguro che dall’esonero imminente di Sottil scaturisca la scelta di un tecnico pragmatico, che cerchi di portare la barca in porto. La proprietà ha fatto un mega contratto ad Accardi, una scelta nelle intenzioni di alto profilo, gli ha dato delle risorse pur con dei paletti e sotto questo aspetto è difficilmente attaccabile.
Sampdoria, Michieli: manca qualcuno che indirizzi la proprietà
Sampdoria, Maurizio Michieli: Manfredi ha bisogno di direttore generale. Accardi è solo!
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Matteo Manfredi delega, ma, secondo Michieli, manca un direttore generale. Qualcuno, insomma, a cui vengano affidate le gestioni di alcuni aspetti che il solo Pietro Accardi non può coprire da solo. Manca una figura di raccordo:
Il presidente giustamente delega, ma non si può passare da organizzare i Samp Camp a gestire certe situazioni, deve trovare un direttore generale a cui affidare la gestione perché Accardi in questo momento non può fare tutto da solo. Manca qualcuno che sappia indirizzare la proprietà a fare le scelte giuste.
In questo inizio di campionato si è aggiunta, poi una bella dose di sfortuna (l’infortunio di Simone Romagnoli). Diversi, invece, i problemi di Gennaro Tutino, forse troppo responsabilizzato in estate e, finora, molto deludente come il resto dei compagni:
C’è stata sì anche sfortuna, ad esempio l’infortunio a Romagnoli o Tutino che sente il peso e non rende come auspicato, ma manca dialettica vera calcistica.