Sampdoria, il ministro Abodi chiarisce che Genova potrà avere un Luigi Ferraris moderno a prescindere dagli Europei, ma invoca collaborazione tra le istituzioni
La questione del rifacimento e ammodernamento dello stadio di Marassi è ormai all’ordine del giorno da tempo, tanto che una bozza di progetto era già stata presentata da architetti incaricati dal Genoa. E il traino principale sembrava potessero essere gli Europei del 2032, per i quali l’Italia si era candidata inizialmente da sola. Poi, con l’unione delle forze a quelle della Turchia e l’ufficialità della candidatura di entrambe, gli stadi che ognuna delle due Federazioni può mettere a disposizione sono scesi da 10 a 5.
C’è quindi un maggiore rischio che il Luigi Ferraris non rientri tra gli impianti scelti. C’è tempo fino al 2026 per presentare la lista definitiva, ma lo stadio di Sampdoria e Genoa dovrebbe avere un ammodernamento a prescindere dagli Europei. Lo ha garantito il ministro dello Sport Andrea Abodi, che, intervenuto al Salone Orientamenti 2023, ha dichiarato Tuttomercatoweb:
La città di Genova credo abbia voglia di uno stadio moderno. Gli Europei sono una tappa importante, il numero di stadi sarà 5 per l’Italia. L’obiettivo è avere uno stadio moderno, autosufficiente anche dal punto di vista energetico. E’ un obiettivo che prescinde dagli Europei
La voglia c’è ma le risorse? Abodi non ha promesso alcuna cifra dagli investimenti pubblici del Governo, ma ha detto che ci sono capitali privati pronti ad investire. Con ogni probabilità quelli delle due società calcistiche. Ma adesso il ministro invoca collaborazione tra le istituzioni: volendo le risorse ci sono, adesso serve progettualità e volontà:
Arriveranno risorse governative? Le risorse più importanti sono due: progettualità e volontà. A questo si aggiunge il senso della collaborazione, noi cercheremo di fare il possibile, ma i capitali privati pronti ad investire ci sono. Serve volontà e collaborazione fra le istituzioni
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La volontà, peraltro, sembra essere largamente condivisa. Sampdoria, Genoa, Comune e Regione concordano e hanno concordato, nelle loro precedenti dichiarazioni in materia, sulla necessità di lavori di ammodernamento del Ferraris. E Abodi allarga la questione non solo all’impianto di Marassi, ma anche ad altri stadi, a strutture sportive scolastiche:
Emerge l’arretratezza delle infrastrutture perché gli stadi sono visibili, ma il concetto riguarda le infrastrutture pubbliche in generale, come ad esempio la scuola. Gran parte delle scuole ha lacune, non sono infrastrutture educanti. Lo sport si prende la responsabilità di essere da stimolo per l’ammodernamento generale. Noi abbiamo la volontà di iniziare il percorso, scuola dopo scuola, palestra dopo palestra, stadio dopo stadio
Tutti pensano che serva far partire i lavori per migliorare il Ferraris. E le risorse, stando al ministro, ci sono. La concessione dello stadio è stata prorogata alcuni mesi fa fino al 2024. E ci sarà modo di cominciare a parlare seriamente, a prescindere dalla candidatura agli Europei del 2032.